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CastStory · LE VIRTÙ CI GUARDANO #27

CastStory · LE VIRTÙ CI GUARDANO #27 CastStory · LE VIRTÙ CI GUARDANO #27 | © n.c.

L’elegante facciata della Cattedrale, in pietra calcarea bianca, eseguita nel 1771, che ha definitivamente cancellato ogni traccia esterna delle forme romanico-gotiche che aveva precedentemente, caratterizza il profilo urbano con le quattro statue poste in sommità, sulla balaustra piana del secondo ordine.



Le statue rappresentano le quattro virtù cardinali (da non confondersi con le tre virtù teologali) e sono rappresentate facendo ricorso ad attributi iconologici fissati in un trattato molto in voga dal Seicento in poi, scritto da Cesare Ripa [Roma, 1603], un erudito che si occupò della “descrizione delle immagini universali cavate dall’antichità e da altri luoghi”.

La prima statua a sinistra è la Prudenza, virtù del giusto governo delle azioni umane, una figura femminile con l’elmo in testa, nella mano destra una freccia con un serpente attorcigliato. Il serpente è simbolo di sapienza e quindi di prudenza ripreso dal passo evangelico “Siate prudenti come serpenti”. Nella mano sinistra uno specchio con cui guardarsi e conoscere i propri difetti per poter regolare le proprie azioni . Ai piedi un cervo dalle lunghe corna. Il Cervo perché se da un lato ha snelle gambe che gli conferiscono movimenti veloci dall’altro le lunghe corna lo ritardano per il peso e il possibile intralcio nella vegetazione. “ È a proposito ancora il ruminare di questo animale al discorso, che precede la risolutione de' buoni pensieri”.

La seconda statua è la Temperanza, virtù che permette di dominarsi, di non eccedere. Nella mano destra ha un freno, nella sinistra un orologio e ai piedi un elefante. Il freno per raffrenare e l’orologio per la misura del moto cioè dei movimenti dell’animo. L’elefante come esempio di chi tende a raffreddare gli appetiti (dell’animo) perché essendo assuefatto a una certa quantità di cibo non ne prende di più.

La terza statua è la Giustizia, virtù che consiste nel riconoscere e rispettare i diritti altrui, figura femminile con corona regale, un monile al collo nel quale sta un occhio scolpito, regge una bilancia e una spada alta, verticale. Ai piedi da una parte il cane simbolo dell’amicizia, dall’altra un serpente simbolo dell’odio. La spada alta significa che la giustizia non si deve piegare da alcuna parte, né per amicizia né per odio.

La quarta statua è la Fortezza, virtù che implica energia e forza spirituale specialmente di fronte ad avversità, E’ una donna munita di corazza ed elmo. Nella mano destra una lancia e un ramo di rovere, nella sinistra lo scudo sul quale è rappresentata una antica scena di lotta tra un leone e un toro. L’armatura serve per combattere contro il male e per il conseguimento del bene.

Aurelio Miccoli

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