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Ethereum rimanda nuovamente la difficulty bomb

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Le ultime novità di questo settore sono seguite sempre di più a livello internazionale e ultimamente anche in Italia. L’Italia si è imposta nel tempo come leader commerciale in tantissimi ambiti, tra cui quello tecnologico e della moneta virtuale.

Valorizzare il made in Italy è sicuramente un buon metodo per dare slancio alla nostra economia e mettere in risalto le nostre creazioni nel mondo, distinguersi attraverso il controllo e qualità.

Cryptosmart, azienda italiana del settore delle criptovalute con sede legale a Perugia, è una piattaforma su cui acquistare, investire e anche guadagnare in modo sicuro, utilizzando la moneta digitale. La tutela degli utenti e dei loro dati personali è stata fondamentale per la nascita e la crescita di Cryptosmart.

Sempre aggiornati a quello che accade in questo settore sempre in continua evoluzione, gli imprenditori al timone della start up italiana, svolgono il loro lavoro con molta serietà e professionalità sia da un punto di vista tecnologico che da un punto di vista giuridico.

L’informazione e trasparenza sono fondamentali in qualsiasi settore si opera, soprattutto nel nuovo settore della tecnologia Blockchain.

Ultimamente se ne è parlato molto degli sviluppi futuri di Ethereum.

L’adozione di Ethereum è ancora in crescita anche se esiste al momento un forte sentimento ribassista nei mercati delle criptovalute. La base di utenti di Ethereum rimane forte e il numero di indirizzi univoci è ancora in forte aumento.

Non c’è mai stato un rallentamento del numero di nuovi wallet da dicembre del 2017 ad oggi, al contrario, c’è stato un aumento di 14 volte tanto.

Insieme a Cryptosmart e sicuramente anche ad altre aziende a livello mondiale stiamo seguendo la fondamentale e recente trasformazione sulla piattaforma Ethereum, il Merge.

Gli sviluppatori della rete Ethereum hanno ritardato la difficulty bomb di altri due mesi, passo importante in vista del passaggio definitivo del network ad un sistema di consenso Proof-of-stake.

Questa decisione è dovuta al fatto che ci deve essere una certezza sulle cifre che siano esatte.

La difficulty bomb è una funzione che è stata aggiunta al codice del network nel 2016, durante la fase iniziale di progettazione di Ethereum 2.0. Disincentivare le operazioni di mining di Ether e promuovere il passaggio al proof of stake, in poche parole, la difficoltà aumenterà gradualmente rendendo infine la validazione dei blocchi tramite proof of work quasi impossibile.

Il Merge di prova di Ethereum viene chiamato “prima prova generale” dagli sviluppatori prima della vera fusione è ha dato esito positivo al momento.

Ritardare la difficulty bomb potrebbe portare ad un posticipo del Merge stesso, fusione definitiva al momento previsto per fine agosto.

In un momento di callo del valore delle criptovalute, queste notizie possono essere utili per riuscire a capire come funziona a livello tecnico e soprattutto a non lasciarsi trasportare da questa ondata ribassista, guardare all’evolversi della tecnologia, seguire attentamente i suoi sviluppi futuri.

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