
Perdere un (decisivo?) punto su una canzone di Claudio Baglioni che si intitola "La vita è adesso", è il colmo per una comunità che si rappresenta con lo slogan "Il futuro è ora". E' successo a "Mezzogiorno in famiglia" ma non è grave perché in fondo si tratta di spettacolo.
Anche se ancora non sappiamo cosa succederà nel prosieguo di domenica (una remuntada?), siamo d'accordo con De Coubertin: l'importante non è vincere ma partecipare.
In questo caso allo spettacolo che la Rai allestisce e confeziona bene. Magari usando astuzie e tecniche che non condividiamo e che ci sono estranee perché non ci occupiamo di spettacolo. Per esempio scegliendo a rappresentarci un artista come Graziano Galatone. Sempre bravo e professionale: un vero animale da palcoscenico, abituato alle telecamere e alle incertezze della diretta. Ha un unico difetto: non è di Castellaneta.
Insomma una parziale vetrina sul paese con la bella presentazione della Cattedrale e della relativa piazza (che quando è libera dalle auto è bellissima) tutta a disposizione delle peculiarità gastronomiche. Bravi tutti.
Ed è tutto merito della Rai. Che viene, come dicevo, per fare spettacolo e non per lavare i panni sporchi della nostra comunità (ce ne sono?) o per registrare le inadempienze di qualcuno.
Qualche demerito invece in chi ha confezionato la cosa a livello locale. Magari più attenzione alla scelta dei concorrenti (locali?) anche se si sa, davanti alle telecamere l'emozione fa brutti scherzi. In ogni caso a loro va il nostro ringraziamento per la disponibilità. Per premio porterei tutto il gruppo a visitare il museo del Louvre a Parigi, con una sosta al museo Casa Carducci a Bologna. Al ritorno relazione obbligatoria. In alternativa imparare a memoria la poesia "Pianto antico".
Aurelio Miccoli
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