Come l'Australia si innamorò della pizza: merito di un palagianese e del suo socio

Il team di Bella Alice al lavoro

Fare impresa, come suggerisce la parola stessa, comporta in qualsiasi contesto il dover affrontare delle sfide.

Una filosofia fatta propria dal palagianese Antonio Favale e dal suo socio di sempre Alberto Pasquetti, che che attraverso il progetto Bella Alice hanno scelto il deserto australiano per iniziare il loro primo business, e il coraggio li ha premiati.

Una scommessa vinta grazie vinta grazie a passione e tradizione, innovazione e radici, ma soprattutto audacia. Le difficoltà che si incontrano in una zona remota dell'Australia, infatti, avrebbero abbattuto molte persone ma non loro due.

Una storia raccontata in anteprima da SBS Italian, un ponte che collega gli oltre 4 milioni di australiani che parlano una lingua diversa dall'inglese.

«La nostra avventura è iniziata poco meno di due anni fa: entrambi avevamo un passato nella cucina e volevamo iniziare qualcosa di nostro, e una delle cose che mancava qui ad Alice Springs era una buona pizza italiana», ha raccontato Favale ai microfoni di SBS Italian.

Un'esperienza affascinante iniziata sulle quattro ruote di un camioncino, dove i due hanno fatto montare un forno a legna. Le pizze, digeribilissime e nella migliore tradizione napoletana, hanno estasiato il palato di molti australiani. 

Secondo quanto hanno raccontato Antonio e Alberto a SBS Italian, alcuni clienti arrivano addirittura da Darwin, a circa 1500 chilometri di distanza, per assaporare la vera pizza italiana, il che potrebbe rappresentare un nuovo record.

Intanto i due guardano al futuro e tra qualche mese apriranno anche un locale.

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