Francesca ArrèSpera che il neonato movimento "IoApro" arrivi anche a Castellaneta e nel resto della provincia di Taranto, "servirebbe a dimostrare, una volta per tutte, che è possibile vivere, lavorare, progettare il futuro nonostante questo virus".
Lo scrive in una nota Francesca Arrè, giovane coordinatrice di "Sconvolgiamo Castellaneta", sin da giovanissima attiva nel sociale e nel mondo della politica locale.
Pur non essendo una no-vax e nemmeno una negazionista, Arrè ha solidarizzato con i vertici del movimento, i cui polsi ammanettati per protesta durante la manifestazione di piazza San Silvestro a Roma hanno fatto il giro di quotidiani e web.
«C’era bisogno di una ventata di aria fresca, di sana irriverenza e voglia di ripartire in un momento in cui i governi che si sono succeduti ci vorrebbero in uno stato di torpore comatoso.
Mi metto nei panni dei commercianti e degli imprenditori - ha aggiunto -, se soffrono loro, di conseguenza, a soffrire poi siamo tutti, a prescindere dalla nostra occupazione lavorativa, perché mi rendo conto che non sono tutti evasori con ingenti patrimoni nascosti sotto al letto».
Inoltre, secondo Arrè i ristori non avrebbero funzionato, come del resto anche le chiusure e il coprifuoco: «Per chi deve lottare contro la burocrazia e tutte le lungaggini che pesano sull’impreditoria italiana - le sue parole -, combattere anche contro le restrizioni è troppo».
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