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Gemellaggio con Lanciano, Laterza protagonista di un evento in diretta streaming

Monumento al Samudaripen - Foto di repertorio Monumento al Samudaripen - Foto di repertorio

«Siamo felici e orgogliosi di essere protagonisti, di sostenere e promuovere un evento internazionale di altissimo valore musicale e culturale ma che è anche di vitale importanza per le politiche di pace e integrazione dei popoli che già da oltre 10 anni il Comune di Laterza sta sviluppando».

Esordisce così, in una nota inviata alla stampa, il consigliere di maggioranza con delega alle Pari Opportunità del Comune di Laterza Angela Masi nel presentare l'iniziativa che vedrà la città delle ceramiche protagonista il prossimo 15 maggio di un concerto che si terrà al Monumento al Samudaripen di Lanciano, e in diretta streaming, grazie al gemellaggio tra lancianesi e laertini.

L'iniziativa si terrà in occasione dell'anniversario della rivolta di Rom e Sinti nei campi di concentramento tedeschi, l’Orchestra Sinfonica “G. Rossini” (OSR), in collaborazione con l’Orchestra Europea per la Pace e l’Alexian Group.

L'iniziativa prevede anche un momento solenne e istituzionale: prima del concerto, le autorità lancianesi e laertine (gemellate già a partire dal 2016), insieme ad ANPI locale, deporranno la corona al Monumento del Samudaripen. Ci sarà, inoltre, il collegamento diretto da Auschwitz e l’intervento di Michele Andreola, guida italiana ad Auschwitz che ricostruirà le vicende storiche occorse ai Rom e ai Sinti internati nei campi di sterminio.

«Già a partire dal 2016 - continua il consigliere Masi -, il Consiglio comunale ha approvato all’unanimità la concessione a Santino Spinelli della cittadinanza onoraria. Tale riconoscimento ha aperto la strada a fruttuose e importanti iniziative di solidarietà, inclusione e integrazione tra i popoli attraverso la cultura, la musica e il confronto tra le persone, anche e soprattutto di origine diversa.

Il gemellaggio con la Città di Lanciano incrocia le reciproche volontà di restituire orgoglio e dignità ad un popolo che fa parte della stroria dimenticata del nostro Paese ma di radicata e importante presenza sul territorio. La musica è un linguaggio, profondo e universale, che supera ogni confine geografico e temporale, e, per questo strumento irrinunciabile per l’integrazione e la pace tra i popoli.

L’evento musicale proposto fonde tradizioni e culture diverse in un concerto inclusivo, in un momento di pacifica comunione e commemorazione e che mette insieme migrazioni di ieri di oggi, di chi parte, di chi arriva, e di chi torna per testimoniare l’inarrestabile multiculturalità della società contemporanea.

Protagonisti di questo momento non potevano che essere le scuole del nostro territorio, perché siamo convinti».

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