Un saggio che indaga il rapporto storicamente inedito tra Mottola e un ordine cavalleresco, quello degli Ospedalieri di San Giovanni di Gerusalemme.
Una grande inchiesta storica sui cavalieri e la cittadina ionica che porta la firma dello studioso Sergio Natale Maglio, che ha scovato documenti perlopiù sconosciuti ora pubblicati da Grendel.
Nel suo lavoro di topo di archivio, sulle tracce di indizi e collegamenti, Maglio ha documentato l'esistenza a Mottola di una chiesa intitolata a Santo Stefano e quindi di una vera e propria domus ospitaliera almeno fino al 1412, di cui si erano persi successivamente memoria e tracce.
E il sito che, udite udite, presenta le maggiori probabilità di averli ospitati viene identificato nella celebre chiesa rupestre di San Nicola di Lamaderchia, detta non a caso "la Cappella Sistina delle rupestri".
Insomma, niente crociati e mori: il libro si riferisce a storie e avvenimenti che affondano le loro radici nel lontano 1297, anno in cui i cavalieri gerosolimitani sono giunti a Mottola grazie al passaggio nelle loro mani del monastero benedettino della Santissima Trinità di Venosa.
Un monastero che, come spiega Maglio nel volume, a Mottola possedeva una chiesa di donazione normanna già dall’XI secolo.
Dopo il monumentale lavoro sulla chiesa madre della cittadina, intitolato Pagine di pietra, Maglio presenterà la sua ultima fatica in diretta Facebook nel gruppo di ricerca storica La Mottola che fu, da lui stesso amministrato, nell'ambito delle iniziative del Maggio dei Libri 2021.
Appuntamento domani, mercoledì 26 maggio, alle 19. Con l'autore dialogheranno Sabrina Centonze, architetto e redattore della rivista Mathera, la docente di storia Beatrice Ottaviani e il ricercatore indipendente Vito Ricci, tra i massimi esperti pugliesi in storia dei Templari e degli Ospedalieri.
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