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"Gli enti locali sciolti per infiltrazione mafiosa": lo racconta un maresciallo di Palagianello

Il maresciallo Francesco Maldarizzi Il maresciallo Francesco Maldarizzi

La mafia si sta incancrenendo nella pubblica amministrazione. Si parla di questo nel volume "Gli enti locali sciolti per infiltrazione mafiosa", scritto da Francesco Maldarizzi e pubblicato lo scorso 21 marzo dalla casa editrice Primiceri di Padova.

Un contesto che l'autore conosce meglio di chiunque altro: si tratta di un maresciallo dei carabinieri, originario di Palagianello e impegnato in prima linea nella lotta alla mafia.

Laureato in Economia Aziendale ed in Scienze Economiche, Maldarizzi ha conseguito master di primo e secondo livello, che lo hanno resto un esperto di diritto pubblico e amministrativo.

Il testo rappresenta per il lettore uno strumento utile ad approfondire tematiche attuali, correlate al contrasto delle infiltrazioni mafiose nel sistema degli enti locali, cui il cittadino, le associazioni e le istituzioni devono adempiere con il massimo impegno.

A volte, però, i risultati non sono all'altezza delle attese. Così, i fenomeni degenerativi e corruttivi delle amministrazioni degli enti locali si riproducono nonostante gli interventi di bonifica.

Come ovviare a questo fenomeno? Al centro della riflessione è la normativa sullo scioglimento dei consigli comunali contaminati dalle organizzazioni criminali, che presenta indubbiamente lacune e criticità.

Ripercorrendone la disciplina, l'obiettivo del presente lavoro è quello di fornire un quadro oggettivo sulla tematica in esame, trattandosi di una materia complicata che interessa anche le libertà fondamentali dei cittadini.

L'opera è ricca di spunti di riflessione derivanti, anche, dall'esperienza professionale dell'autore trascorsa sul campo, risultando d'interesse sia per un pubblico di "addetti ai lavori" che comuni cittadini.

Vengono ripercorsi quei fatti di recrudescenza criminale che hanno segnato indelebilmente la storia italiana, a seguito dei quali è stato introdotto il regime sanzionatorio dello scioglimento degli organi elettivi per mafia.

L’autore vorrebbe che questo intervento scuotesse la coscienza del lettore, rendendolo partecipe al processo di legalità, contribuendo a limitare, fino ad annullarli, i condizionamenti della mafia nei confronti della politica e del libero consesso.

L’opera non ha scopo di lucro ma di beneficenza, i cui proventi delle vendite, spettanti all’autore, saranno devoluti al FAPP dell’Arma dei Carabinieri, un fondo che sostiene le famiglie dei carabinieri caduti o morti in servizio).

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