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Sacro Cuore in miniatura: il dono di un artista massafrese

Miniatura della Chiesa del Sacro Cuore Miniatura della Chiesa del Sacro Cuore

A dicembre è stata donata alla parrocchia "Sacro Cuore di Gesù" di Massafra una miniatura della prima chiesa del Sacro Cuore, aperta al culto nel 1958 e demolita nel 1968.

L’opera è stata realizzata dall'ottantatrenne massafrese Francesco Lopriore, un esperto nel riprodurre le chiese cittadine in miniatura avendo realizzato la chiesa dell’Immacolata e collegiata di San Lorenzo , il santuario della Madonna della Scala e il santuario di Gesù Bambino. La piccola opera d'arte è ora esposta nella chiesa vicino al simulacro di Sant'Antonio.

La prima chiesa del Sacro Cuore fu costruita su un vasto suolo di circa 3 mila metri quadrati su corso Roma, donato da donna Marietta De Michele nel 1948, “per la costruzione di una grande chiesa in onore del sacro Cuore di Gesù e di locali adatti al ministero parrocchiale”, che sopperisse all’incremento della popolazione nel nuovo quartiere di Santa Caterina,

La progettazione della nuova chiesa venne affidata all’ingegnere Luigi Buttiglione che ad ottobre del 1948 consegnò gli elaborati tecnici. Il progetto prevedeva un edificio a croce latina con tre navate, da realizzare in tufo e carparo locale, in stile romanico pugliese, con pilastrature in muratura e volte di copertura a crociera. Le colonne erano previste in pietra artificiale in cemento bianco, con anima armata in ferro.Il progetto comprendeva anche un salone parrocchiale, due aule, servizi, quattro vani per la canonica e le opere parrocchiali, per una spesa iniziale prevista di 40 milioni.

Nonostante le notevoli difficoltà finanziarie, grazie al contributo dei fedeli e dello Stato, don Antonio D’Erchia, parroco del Carmine e promotore della costruzione della nuova chiesa, riuscì a portare a compimento, dopo dieci anni, l’impresa avviata.

Il 26 ottobre 1958 e, a dieci anni esatti dalla posa della prima pietra, si inaugurò e si consacrò la nuova chiesa di Massafra, in onore del Sacro Cuore di Gesù.

Nel 1968, solo dopo altri dieci anni l’artistica chiesa del Sacro Cuore di Gesù venne chiusa al culto poiché pericolante e, dopo varie perizie tecniche per valutare l’opportunità del restauro e l’entità della spesa, ne sarebbe stata decisa “con lo scoramento nei cuori” (Don Giovanni Nardelli) la demolizione.

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