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“Pari Opportunità” a Massafra, Barbara Wojciechowska esige chiarimenti

Barbara Wojciechowska Barbara Wojciechowska

A cinque giorni dall'insediamento a Massafra della commissione Pari Opportunità (clicca qui per rileggere l'articolo) è giunta alla nostra redazione una nota di Barbara Wojciechowska che chiede un chiarimento pubblico al sindaco di Massafra Fabrizio Quarto e alla stessa commissione.

La neonata commissione è composta, oltre alla presenza dell’assessore alle Pari Opportunità Maria Rosaria Guglielmi, da Graziana Castellano, Rosa Termite e Giancarla Zaccaro (consiglieri comunali); Antonella Mellone (nomina del sindaco tra le donne particolarmente distintesi nei campi della cultura, del sociale, delle professioni, della scienza e del volontariato); Anna Franca Farina, Lony Guagliardo, Annalisa Turi e Nicola Fabio Assi (associazioni); Maria Rosaria Nardelli e Gaia Silvestri (libere professioni); Anna Maria Scarcia (scuola); Maria Dimita (organizzazioni sindacali).

Nello consiglio comunale del 20 dicembre era stata approvata, all'unanimità, sia la proposta di nomina, sia la modifica al regolamento con l’istituzione dei cooptati esterni alla commissione e i membri della commissione avevano deciso di cooptare anche 6 membri senza diritto di voto e tra questi erano stati individuati la stessa Barbara Wojciechowska Bianco, Lucia Spera, Rossana Perrazzo, Enrico Maria Criacci e Carlo Lamanna.

Ecco la nota di Barbara Wojciechowska:

"Gentile sindaco, con il ritardo rispetto all'annuncio giornalistico, ho saputo che sono stata cooptata e non eletta nella commissione Pari Opportunità, come membro senza diritto di voto.

Sono sconcertata per essermi ritrovata giudicata dalla commissione non per i titoli e il servizio sociale richiesti dal bando, che riporto di seguito (cioè titoli accademici, scientifici, della cultura, del sociale, delle professioni, della scienza e del volontariato).

La cosa grave è che ho presentato la mia candidatura solo perché sono in possesso di innumerevoli titoli di studio in molti settori scientifici, esperienza del volontariato di 40 anni, nelle parrocchie come psicologo per le famiglie disagiate, nelle scuole di Massafra come presidente del circolo della scuola media Manzoni, facendo per 6 anni del mio mandato e con successo la lotta contro il bullismo.

Nel passato ho gestito come presidente le commissioni per le Pari Opportunità a livello internazionale nell'ambito di Erasmus ad Amsterdam, poi per due mandati ho ricoperto il posto di presidente di Pari Opportunità all'università di Lecce, creando asili nido e servizi per donne lavoratrici.

A Massafra ho fondato l’associazione Fidapa di cui fondamentale scopo è la promozione di pari opportunità di genere.

Constato che la commissione non ha operato nella graduatoria con i criteri che il bando richiedeva ma secondo la logica che mi rimane ancora inspiegabile, perché non né conosco i criteri adottati di fatto, e perciò la scelta mi appare discrezionale a chi l'ha operata.

Desidero, se mi è lecito, conoscere con quali criteri avete valutato le candidature e determinato gli esiti e perciò chiederò agli uffici di accedere ai verbali della commissione giudicatrice.

Pensavo che questa amministrazione comunale fosse garante dell’imparzialità, operando secondo criteri stabiliti nel bando, altrimenti non mi sarei presentata.

Prima di presentare la mia candidatura ho parlato all'assessore Maria Rosaria Guglielmi, se fosse il caso di presentarmi al bando di Pari Opportunità, visto il desiderio di contribuire con la mia esperienza le mie competenze specifiche in questo campo: le mie attività scientifiche accademiche, 40 anni di volontariato a Massafra, fondazione della Fidapa, baluardo della lotta per le pari opportunità, creazione del "Centro Culturale di Ricerca e Formazione", che sostiene i cittadini più deboli fornendo corsi di orientamento, di ricerca, di sviluppo dei talenti e sportello di ascolto psicologico per i disagiati e donne in difficoltà,l’istituzione dei corsi di lingua e cultura italiana per stranieri ed accoglienza.

Ho donato l’intera biblioteca di mio marito prof. Orazio Bianco e quella mia, alla biblioteca del comune di Massafra per offrire l’opportunità di lettura a tutti i cittadini di Massafra.

Ho favorito anche molte opportunità di visibilità di Massafra nel mondo, promuovendola attraverso mostre, convegni sulla nostra città nelle università del mondo.

Tra i riconoscimenti avuti dalle associazioni della città, ne cito una consegnatomi da lei sindaco personalmente "Il premio della città di Massafra" che recita come motivazione, che qui riporto:

"Alla professoressa Barbara Wojciechowska Bianco per la grande disponibilità dimostrata verso i giovani, la tenacia con cui si è fatta promotrice di iniziative culturali di respiro internazionale, la generosità nel mettersi a disposizione della collettività, il coraggio delle idee".

Potrebbe infine chiarirmi perché solo in seconda battuta da quando la notizia della costituzione della commissione è stata pubblicata, sono stata ripescata e messa fra quanti non hanno diritto di voto?

Sono tuttavia persuasa che saprà fornirmi gli elementi utili al discernimento personale e comunitario, convinta come sono che il torto fatto ad un solo cittadino è un ingiustizia verso l’intera comunità.

Barbara Wojciechowska
professore ordinario dell'università di Lecce
Accademico di Francia
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