Fase 2, via libera alle messe da lunedì 11 maggio?

Santa Messa

Il Comitato Tecnico Scientifico e la Conferenza Episcopale sono al lavoro per il riavvio delle funzioni religiose in Italia.

Dopo l’annuncio del premier Giuseppe Conte, che domenica 26 aprile aveva “gelato” le attese della maggior parte del popolo cattolico confermando la sospensione delle celebrazioni liturgiche, tra Palazzo Chigi e la Cei la tensione è in discesa e si lavora per stilare un protocollo per la partecipazione in sicurezza dei fedeli alle messe.

Per ora nessuna data ufficiale, ma dal Governo lasciano trapelare che si vorrebbe dare il via libera alle messe con il popolo già lunedì 11 maggio. Ben due settimane prima del 25 maggio, giorno indicato dal Comitato Tecnico Scientifico, distante abbastanza per valutare l’impatto delle riaperture parziali.

Il documento approntato dalla Conferenza Episcopale intende fornire risposte alle criticità sollevate dagli esperti nominati dal Governo. Come la distribuzione della comunione, per la quale vi è l’ipotesi che il sacerdote raggiunga la gente ferma sul posto e che poggi l’ostia sulle mani, senza toccarle. Obbligatorio per tutti l’uso di mascherine e guanti. Acquasantiere vuote, divieto dello scambio della pace.

Altre questioni sono il luogo di celebrazione (dentro la chiesa o in presenza di spazi idonei), la disposizione dei fedeli (due per panca e uno dietro, al centro), l’obbligo di sanificare ambienti, arredi e oggetti, il controllo degli accessi ed utilizzo del termo-scanner.

Si discute anche sul numero di fedeli a cui permettere l’accesso. Come regolarsi? Come dire ad un parrocchiano tu entri e tu no? Si pensa a prenotazioni via mail o ad App per segnalare “celebrazioni libere”.

L’ipotesi più realistica appare quella di partire con le celebrazioni all’aperto dall’11 maggio, solo con liturgie feriali, e dal 25 maggio con le celebrazioni liturgiche all’interno delle chiese.

In questa settimana lo stop alle indiscrezioni e il via libera ai provvedimenti.

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