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I luoghi del cuore: vota e salva un luogo di Massafra

“La Vergine che conduce il Bambino”, affresco nella Chiesa della Madonna della Candelora a Massafra “La Vergine che conduce il Bambino”, affresco nella Chiesa della Madonna della Candelora a Massafra

E' partita l’edizione 2020 de "I luoghi del cuore" organizzata dal Fai nazionale, la più importante campagna italiana per tutelare il patrimonio dei cittadini con una mappatura dal basso.

Sono ben 6 i monumenti di Massafra segnalati e in lizza per l'ambito premio di 50mila euro al primo, 40mila al secondo e 30mila al terzo classificato.

I monumenti presenti sono:

  • Chiesa rupestre della Candolora. Fra le oltre 30 del territorio di Massafra, una posizione di particolare privilegio occupa quella denominata “della Candelora”. Si tratta di una chiesa di raffinatissima architettura, forse il più pregevole esempio di architettura rupestre di epoca medioevale. Interessante il soffitto che presenta volte a schiena d’asino, a stella, a vela e a cupola lenticolare. L’iconografia è molto varia e presuppone epoche diversi. Il ricco corredo di dipinti di notevole qualità si sviluppa su tutte le pareti, ma soprattutto nominiamo la Madonna Orante con Bambino con iscrizione greca e la Madonna con Bambino nel vano centrale. La serie dei dipinti termina con la Presentazione al Tempio, comunemente detta la Candelora, da cui ha preso il nome la cappella. La Vergine e il Bambino sono indicati da iscrizioni in greco, il San Simeone, invece, da iscrizione latina. All’interno e fuori l’archeggiatura si osserva una ricca fascia decorativa, simile a quelle delle immagini dei SS. Medici della chiesa rupestre di San Marco. In alto, sul lato sinistro dell’estradosso dell’arco, si osserva, graffito, l’anno 1576 -> Clicca qui per votare
  • Chiesa di Sant'Antonio Abate. Questa chiesa rupestre un tempo posta in campagna è rimasta poi inglobata nella città. L'invaso attuale è costituito dalla fusione di due chiese originariamente distinte, ottenuta mediante l'abbattimento di un diaframma in roccia che le separava. Appaiono però frutto di concezioni architettoniche diverse: una (quella più a sud) è di più rigorosa classicità, con bema rialzato ed arcosoli scavati nelle pareti, ed è probabilmente la più antica; l'altra, più semplice e di rustica fattura, conserva a suo interno affreschi in nicchie alte e strette. Sulle pareti laterali, a destra, sono presenti tracce di affreschi, ormai corrosi dall'umidità, mentre più chiare sono le figure poste nell'area presbiterale e nella calotta absidale ove appare una Deesis. Il lato destro della chiesa è il frutto di un ampliamento settecentesco, formante così una chiesa doppia con altare a muro. Le pareti riccamente dipinte sono oggi di difficile lettura. La probabile esistenza di una iconostasi fa pensare ad una officiatura ortodossa. Questo potrebbe parzialmente spiegare la presenza di due chiese affiancate: una di tipo greco e l'altra di rito latino.Nel 2018 il sito ottenne 244 preferenze -> Clicca qui per votare
  • Chiesa di San Benedetto. La chiesa ha una ricca facciata barocca e l’interno è decorato a stucchi di color avorio su fondo azzurro realizzati da Saverio Amodeo nel 1764. Il cospicuo patrimonio pittorico di Domenico Carella adorna gli altari e la volta. Si tratta di opere di pregevole fattura per le quali questo capostipite di una famiglia di pittori si avvalse, nel suo lavoro, di ispirazione attinta da grandi maestri come Raffaello e Caravaggio Nel 2018 il sito ottenne 228 preferenze -> Clicca qui per votare
  • Castello di Massafra. Il castello di Massafra si trova nel centro storico in località lo Pizzo e si affaccia sulla gravina San Marco. La sua struttura e i motivi architettonici sono simili ad altri castelli pugliesi, con quattro torrioni disposti a quadrilatero e legati da cinte murarie. Le torri più antiche sono a pianta circolare mentre il torrione a sud-est è ottagonale. Le prime notizie sicure del castello risalgono al 970. Nel XVIII secolo la famiglia degli Imperiali ricostruì la torre ottagonale e la facciata verso la gravina, opera dell'architetto leccese Mauro Manieri. Gli ambienti del castello sono utilizzati come sede della "Biblioteca civica" e del "Civico museo storico-archeologico della civiltà dell'olio e del vino". Nel 2007 il castello è stato immortalato, come simbolo della città, in un francobollo dedicato a Massafra, emesso il 13 aprile 2007. Nel 2018 il sito ottenne 476 preferenze -> Clicca qui per votare
  • Cava a nord-est di Massafra. Cava di tufo ormai abbandonata. Nel 2018 il sito ottenne 82 preferenze -> Clicca qui per votare
  • Grotta del Mago Greguro. Nel 2018 il sito ottenne 253 preferenze -> Clicca qui per votare

Sarà possibile partecipare votando il luogo del cuore preferito fino al 15 dicembre.

Data l’emergenza sanitaria si può votare solo ed esclusivamente online al sito www.iluoghidelcuore.it. Quando sarà possibile, i voti verranno raccolti anche cartacei tramite moduli scaricabili dal sito. Sul sito del Fai è possibile cercare i luoghi del cuore per nome, località o regione e, se è già presente, votarlo. In caso contrario è possibile aggiungerlo.

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