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Vertenza Ecologistic, duro affondo del sindaco Parisi

Il sindaco di Ginosa Vito Parisi Il sindaco di Ginosa Vito Parisi

«La Ecologistic deve rispettare gli accordi sottoscritti per tutelare i lavoratori. Invece, risulta ancora inadempiente. Non è più accettabile che l'azienda abbia la disponibilità della seconda porzione del capannone di c.da Girifalco senza che però che vi sia stato il completo reintegro dei miroglini, a differenza di quanto stabilito nel corso delle riunioni che si sono susseguite nel tempo». 

Sono le dure parole del sindaco di Ginosa Vito Parisi, che con nota trasmessa il 18 gennaio 2021 ha diffidato la Ecologistic S.p.a. a relazionare circa il rispetto degli obblighi assunti in sede di sottoscrizione dell’accordo transattivo, e in particolare sull’ottemperanza agli impegni di cui punti 11 e 12 dell’accordo.

 

«Nei punti 11 e 12 del contratto tra Comune di Ginosa ed ex Logistic & Trade SRL - spiega Parisi - si legge che il comodatario “si impegna ad assumere a tempo indeterminato ulteriori 19 unità rispetto a quelle attualmente occupate, da reperire tra quelle appartenenti al cosiddetto bacino ex Miroglio di Ginosa… Tali assunzioni dovranno essere imputate al primo progetto di investimento di cui alla Misura PIA – Piccole imprese titolo IX-POR Puglia 2007-2014. 

 

La società si impegna quindi a portare ad investimento completato sui due lotti, ovvero entro il primo anno di entrata a regime del secondo progetto, un totale di non meno di 111 assunzioni a tempo indeterminato, in modifica a quanto stabilito nel verbale dell’incontro tenutosi presso il MISE in data 22.12.15, nonché a prolungare il vincolo occupazionale sino al 2030 per tutti i lavoratori ex Miroglio assunti per entrambi i progetti; 

“Il comodatario si obbliga altresì a:

 

a) non modificare l'indirizzo produttivo dell'impianto mediante conseguimento di produzioni finali inquadrabili in una classificazione ATECO 2007 differente rispetto a quella indicata nelle domande di ammissione ai finanziamenti PIA;

b) procedere trimestralmente alla trasmissione all'Amministrazione Comunale di tutte le rilevazioni ARPA effettuate sull'impianto sito nello stabilimento ex Miroglio per la tutela della salute pubblica e nonché dei dati inerenti i valori delle matrici ambientali monitorate in esecuzione del piano di monitoraggio e controllo’’.

Inoltre, il punto 13 chiarisce che “il mancato rispetto di quanto previsto ai precedenti punti 11 e 12 produrrà ipso iure la risoluzione del presente  contratto per fatto  e colpa del comodatario’’.

 

L’accordo firmato dalle parti coinvolte - prosegue il sindaco Parisi -  è volto a tutelare gli ex miroglini, garantendone il reintegro, e a salvaguardare il territorio attraverso processi di reindustrializzazione e produzione sostenibili. Dispiace constatare che siano passati anni, si siano susseguiti gli incontri e le battaglie, ma senza giungere al risultato sperato, con ex dipendenti Miroglio che ancora non vengono ricollocati. 

 

Con dispiacere, prendo atto della posizione assunta da parte del neo consigliere regionale Gianfranco Lopane che nei giorni scorsi, assieme all’assessore regionale Delli Noci, ha visitato gli stabilimenti Ecologistic, assieme ai fratelli Vitiello, per poi parlare a mezzo social di “un incremento previsto di 42 lavoratori nella platea dei miroglini come impegno e garanzia per lo stanziamento ricevuto’’ di 5,5 milioni di euro da parte della Regione Puglia. 

 

Peccato che l’ex sindaco di Laterza, con cui ho condiviso diverse battaglie, conosceva e conosce ancora le mancanze dell’azienda. La campagna elettorale gli ha forse fatto dimenticare la situazione degli ex operai ancora senza lavoro?  

 

A questo, si deve aggiungere anche lo stato di agitazione degli stessi lavoratori, conclusosi solo qualche giorno fa, quando il tavolo sulla vertenza non è stato aggiornato, successivamente al rinvio dello stesso senza motivazioni lo scorso dicembre. 

Auspico almeno che il Consigliere Lopane abbia ricordato all’azienda e al suo Amministratore Delegato Felice Bitetti l’importanza del rispetto degli accordi. Ad ogni modo, in caso di chiarimenti, resto sempre a disposizione. Come più volte ribadito, se non conosceremo in quale direzione Ecologistic stia andando, saremo costretti a ritirare la disponibilità d’uso del secondo capannone, per affidarlo a chi magari prenderebbe più sul serio gli impegni nei confronti degli ex lavoratori Miroglio».

 

 

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