La giunta Frigiola oggi ha deliberato la ricezione del dossier, elaborato dal pool di tecnici messi a disposizione dagli ordini dei geologi, geometri, architetti, dottori agronomi e forestali, che contiene le osservazioni ai criteri di esclusione e approfondimento elaborati dalla Sogin Spa, per l'individuazione delle 67 aree, di cui 17, ricadenti tra la Basilicata e la Puglia, specificatamente Laterza, dichiarate potenzialmente idonei a stoccare i rifiuti radioattivi nazionali.
Laterza, quindi, è tra le prime città in Italia, se non addirittura la prima, a produrre le osservazioni che saranno inviate tempestivamente al presidente della regione Puglia Emiliano e alla Sogin Spa..
«Un giorno di rilevante importanza - il commento da Palazzo di Città - poiché nonostante la Sogin abbia prolungato di altri 160 giorni, rispetto al 5 marzo, giorno della prima scadenza, il termine per la presentazione delle osservazioni, l'Amministrazione non ha abbassato la guardia ed ha continuato a lavorare. Non ci siamo fatti narcotizzare dalla pandemia, non ci siamo cullati dalla proroga, non abbiamo messo in secondo piano il problema delle scorie nucleari. Vogliamo tenere alta l'attenzione.
A breve seguirà una conferenza stampa per spiegare, insieme ai tecnici, il contenuto delle osservazioni e dunque le ragioni perché a Laterza e in tutto il nostro territorio non si può costruire il deposito unico nazionale e il parco tecnologico per accogliere i rifiuti radioattivi».
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