La manifestazioneIl richiamo all’importanza della memoria è stato il filo conduttore nella cerimonia che a Mottola ha celebrato l’Unità Nazionale e le Forze Armate, a 100 anni dall’armistizio di Villa Giusti.
Il programma ha previsto la deposizione di due corone, la prima al “Monumento ai Caduti” di via Mazzini e la seconda a quello ai “Caduti del mare” di via Matteotti.
Ben 136 i militari mottolesi caduti nella Grande Guerra, commemorati ieri mattina dalla presenza del sindaco Giampiero Barulli, del commissario superiore Vito Caramia, comandante della Polizia Locale, del maresciallo maggiore Rosario Mascarello, comandante della stazione carabinieri e del sottocapo di prima classe Antonio Lippolis, rappresentante della Marina Militare oltre che dai labari delle associazioni combattentistiche e d'arma.
Memoria e pace, invece, i temi principali del discorso che il sindaco ha rivolto ai presenti.
Barulli inoltre si è soffermato sulla figura del concittadino Francesco Lamanna, deceduto sulle vette del Seluggio durante il '15-'18 e sepolto attualmente al sacrario militare di Arsiero, vicino Vicenza. Le sue spoglie, insieme a quelle di altri commilitoni, sono state identificate dalla Pro Loco della città veneta da appena qualche mese in una cerimonia che ha visto tra i tanti, la partecipazione del sindaco di Mottola.
In questo frangente il primo cittadino ha rimarcato il senso del rispetto e del dovere delle nuove generazioni verso i valori di uomini, che come Francesco Lamanna, sono caduti nella difesa della patria permettendo all'Italia di oggi di preservare la propria pace e la propria identità democratica.
Andrea Carbotti
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