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Corteo nazionale dei sindacati: la posizione di CGIL Massafra

Lo SPI CGIL​ di Massafra a Roma alla manifestazione indetta dai sindacati confederali a Roma Lo SPI CGIL​ di Massafra a Roma alla manifestazione indetta dai sindacati confederali a Roma

«L'iniziativa si poneva contro le forze politiche specifiche e non contro una politica economica».

Così il coordinatore della Camera del Lavoro di Massafra Sante Bernalda ha commentato la partecipazione dello SPI CGIL di Massafra alla manifestazione indetta dai sindacati confederali a Roma di sabato 9 febbraio insieme ad oltre 200mila persone.

«I commenti di hater professionisti sui social - ha commentato Sante Bernalda - hanno svilito la portata di una iniziativa ponendo contro forze politiche specifiche e non contro una politica economica che ancora una volta svilisce il lavoro e indebolisce lo stato sociale.

L’iniziativa non nasceva, così come è accaduto durante i Governi Monti o Renzi, per una contrapposizione specifica a forze partitiche, ma nella consapevolezza che quelle politiche non rappresentano la vera risposta che intendiamo dare al paese nella speranza di dare futuro al lavoro.

A chi ancora oggi, rinfocolando fake news ricorrenti, ci chiede dove eravamo quando approvavano la legge Fornero o il Jobs Act rispondiamo con una piccola tabella ricostruita dai nostri attivisti e riporta solo alcuni dati della nostra organizzazione del dissenso - spiega ancora il coordinatore di Massafra - perché sarebbe complicato ricostruire tutte le iniziative nazionali, regionali o locali, o complicato sarebbe spiegare che se oggi alcuni tribunali stanno adottando decisioni che intaccano il jobs act e ne ridimensiona la portata, è solo grazie ai ricorsi promossi dalla CGIL.

Proviamo però a dare qualche numero, sapendo già che riusciremo solo a incuriosire qualche libero pensatore e non chi vive di pregiudizi e preconcetti: possiamo dire che tra il 2011 e il 2012 durante il governo Monti, la CGIL da sola o con altri sindacati, ha organizzato e indetto ben sette scioperi generali e manifestazioni nazionali contro le politiche di austerità, previdenziali (Legge Fornero), fiscali e di bilancio del paese. Dal 2013 al 2014, durante il Governo Letta, CGIL, CISL e UIL sono scese in piazza per ben tre volte, sempre con l’obiettivo di portare al centro delle politiche di sviluppo il lavoro. Anche Renzi non è stato risparmiato e dal 22 febbraio del 2014 al 12 dicembre del 2016, la Confederazione della CGIL da sola ha organizzato ben dodici iniziative di mobilitazione nazionale, tra cui scioperi, presidi e manifestazioni. Su tutte, quella del 25 ottobre 2014 contro il Jobs Act, a piazza San Giovanni con un milione di persone.

Noi siamo sempre lì a difendere il lavoro e i lavoratori - conclude Sante Bernalda - ora ci sarebbe da chiedere dove erano loro!»
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