news ed eventi CIA

Raccolta rifiuti a Castellaneta: cosa accade nel cantiere di contrada Lazazzera?

Il centro di contrada Lazazzera Il centro di contrada Lazazzera

Le condizioni del cantiere di contrada Lazazzera, quartier generale delle due società (Er.Cav. e Area Sud Milano) che gestiscono il servizio di nettezza urbana a Castellaneta, erano state segnalate quasi distrattamente durante l’assemblea sindacale tenuta martedì scorso in municipio dai lavoratori (clicca qui per rileggere l'articolo).

La preoccupazione per il futuro occupazionale, infatti, con l’appalto in scadenza ad aprile, aveva preso tutto lo spazio. Eppure alcune fotografie scattate nei giorni scorsi raccontano una situazione degna di maggiore attenzione.

Oltre alle immagini dei mezzi in avaria, segnalati dai dipendenti durante l’assemblea, ma notizia comunque nota all’amministrazione comunale (tanto da attivare una precisa contestazione contrattuale), è possibile vedere come la gestione dei rifiuti, provenienti dalla raccolta differenziata “porta a porta” e temporaneamente stoccati in un’area adiacente al cantiere, non sia totalmente adeguata. In quell’area, infatti, dove è stato realizzato anche uno scavo per ospitare cassoni scarrabili, gli operatori depositano occasionalmente le frazioni raccolte, quando non è possibile avviarle agli impianti di recupero o smaltimento direttamente con i mezzi più grandi.

Per fare un esempio, può capitare che nel giorno della raccolta dell’umido, i mezzi più piccoli scarichino parte dei rifiuti raccolti nei cassoni, rimandando di mezza giornata il conferimento negli impianti di compostaggio. Si tratta di uno stoccaggio temporaneo, certo, che però può creare problemi.

Vedendo le foto, infatti, si percepisce come i rifiuti maggiormente volatili si possano disperdere nell’ambiente (contrada Lazazzera è a meno di 500 metri dalla gravina Grande e dalla gravina di Coriglione), senza considerare il rischio che eventuale percolato possa sfuggire alla tenuta stagna dei cassoni e finire nel terreno. Perplessità che avrebbero avuto anche i funzionari di Arpa Puglia, che hanno visitato il cantiere.

Lo stoccaggio dei rifiuti, come detto, sarebbe una misura residuale cui gli operatori ricorrerebbero in particolari condizioni e occasionalmente. Eppure questa pratica avrebbe creato tensione all’interno del cantiere, aggiungendosi alle altre questioni sollevate durante l’assemblea.

Alcune delle quali ridimensionate, come la fornitura di indumenti e dispositivi di protezione individuale, dei quali tutti gli operatori sarebbero forniti, con qualche difficoltà solo sulla disponibilità di guanti, che effettivamente subiscono un’usura maggiore. Anche l’indisponibilità dei mezzi sarebbe un problema marginale, considerato che il servizio viene comunque effettuato e che qualche difficoltà si potrebbe percepire maggiormente durante l’estate, quando con il servizio attivo anche a Castellaneta Marina le quantità di rifiuti da raccogliere quasi raddoppiano.

La normalizzazione di questo quadro, in ogni caso, sconta l’asserita volontà da parte almeno di Area Sud (anche se non vi sarebbero documenti ufficiali) di non proseguire il servizio a scadenza di proroga. Mancando questa prospettiva, in sostanza, mancherebbe anche la ratio necessaria per investire in mezzi e strutture.

Al netto del rispetto delle normative in tema di ambiente, ricordando come già un’altra struttura utilizzata impropriamente come isola ecologica, ossia l’ex stabilimento Miroglio, sia stata posta sotto sequestro.

Le notizie del giorno sul tuo smartphone
Ricevi gratuitamente ogni giorno le notizie della tua città direttamente sul tuo smartphone. Scarica Telegram e clicca qui

La Redazione - gio 18 aprile

Torna puntuale l'appello alla donazione del gruppo Fratres donatori di sangue ...

La Redazione - ven 19 aprile

Figurano anche Ginosa, Laterza, Mottola e Castellaneta tra i comuni pugliesi obbligati ...

La Redazione - gio 18 aprile

Il deputato di Forza Italia Vito De Palma ha indirizzato una nota urgente ...