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Novità a Massafra: nasce Appia Medical Center

Appia Medical Center e l Appia Medical Center e l'imprenditore Antonio Albanese

A più di un anno e mezzo da una travagliata aggiudicazione, con diverse aste giudiziarie andate a vuoto, l'Appia Palace Hotel di Massafra si accinge a mutare destinazione, da struttura ricettiva a struttura sanitaria.

Il complesso turistico alberghiero di proprietà della famiglia Capriulo, rinomato hotel a 4 stelle, centro congressi, ristorante, sala ricevimenti, discoteca, club-house con piscina e campi da tennis, serrò i battenti il 9 luglio del 2015, finendo in mano ad un curatore fallimentare nominato dal Tribunale di Taranto, fino al 16 gennaio 2019 quando si chiuse l’asta con l’aggiudicazione definitiva, per 1 milione 381mila e 500 euro, all’imprenditore massafrese Antonio Albanese.

Il patron della Cisa SpA (trattamento rifiuti ed energia), dopo gli investimenti nel settore turistico con l’acquisto del complesso Nova Yardinia di Castellaneta Marina ed i progetti in itinere per la realizzazione della Cinecittà pugliese, indirizza ora il proprio impegno nel settore della sanità.

L’ex hotel Appia diventerà un centro medico e di ricerca all’avanguardia grazie ad un investimento di circa 50 milioni di euro. Un progetto ambizioso e di grande portata quello della famiglia Albanese, del quale abbiamo parlato con il project manager della società Appia Medical Center, che realizzerà e gestirà la nuova struttura, Francesco Ficarella, il quale ha illustrato sinteticamente gli aspetti principali del progetto di riqualificazione.

«La struttura vedrà 4 tipi di interventi collegati tra loro:

  • Un centro per servizi poli-ambulatoriali nell’ambito medico-sanitario;
  • Un centro per immagini, diagnostica e medicina nucleare, con le attrezzature più all’avanguardia nel meridione, sul quale è prevista una spesa di circa 12 milioni di euro;
  • Un centro per i disturbi comportamentali alimentari (DCA), il primo in assoluto in Puglia, che si occuperà di tutte le problematiche connesse a questa tematica e che avrà 60 posti letto per la degenza, con un costo di 4,5 milioni;
  • Un centro di ricerca biomedica destinato sia per le cellule staminali e sia per la definizione del Dna, molto all’avanguardia, punta di diamante dell’investimento, al quale sono indirizzati 8,5 milioni di euro.

Per quanto riguarda l’aspetto occupazionale, - prosegue Ficarella - come risorse fisse prevediamo a regime almeno 150 unità occupate, e fra collaborazioni e indotto arriveremo alle 500 unità.

L’investimento previsto è di circa 50 milioni di euro, necessari per la ristrutturazione della struttura esistente, che avrà un piccolo ampliamento, ma soprattutto per l’acquisto delle attrezzature e dei macchinari.

L’intervento è stato candidato nell’ambito del CIS di Taranto per ottenere le risorse finanziare che in parte coprano l’investimento».

Circa i tempi - conclude il manager - ottenuta l’approvazione del progetto e l’ammissione al finanziamento da parte del CIS, è possibile prevederne la realizzazione entro la fine del 2022, considerato che sono già in corso le procedure per tutte le autorizzazioni urbanistiche e sanitarie, anche di esercizio, di competenza del Comune, della Provincia e della Regione».

In proposito il sindaco Quarto assicura: «Per quanto riguardo le competenze comunali stringeremo al massimo i tempi per valutare le varianti progettuali che gli investitori presenteranno. L’auspicio è che insieme al Medical Center e ai macchinari diagnostici, questo territorio possa trattenere le giuste professionalità, evitando una volta per tutte la famigerata fuga di cervelli verso centri all’avanguardia».
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