Gianni Di Pippa«In questi anni abbiamo acceso più volte i riflettori sulle condizioni delle ville comunali. Un’amministrazione incapace di garantire una manutenzione periodica ed efficace del verde pubblico, ha pensato di privatizzare anche questo settore con scarsi risultati».
Il virgolettato e del consigliere comunale Gianni Di Pippa che stamattina ha formalmente chiesto la risoluzione dei contratti ed il rispetto delle prescrizioni «considerato il perdurare dello stato di incuria e trascuratezza delle ville comunali».
Di Pippa, in sintesi, ha parlato della Villa dei 7 Pozzi, con panchine rotte, impianto di irrigazione non funzionate, corpi illuminanti distrutti, giostre per bambini vandalizzate, e di quella di viale Mastrobuono, nei pressi dell'anfiteatro comunale.
E proprio sull'anfiteatro Di Pippa si è soffermato, parlando di mancato rispetto degli obblighi contrattuali: «Con determinazione dirigenziale, il responsabile della VII Area aveva autorizzato la società conduttrice all’esecuzione dei lavori di ammodernamento e ripristino della funzionalità della villa “Anfiteatro”. I lavori autorizzati risultano avviati, unicamente ai locali una volta adibiti a spogliatoio, ma dopo due anni non ancora terminati. Il mancato rispetto di quanto stabilito ha impedito il ripristino della funzionalità dell’anfiteatro, anzi, ne ha aggravato lo stato delle cose se si considera che l’inutilizzabilità degli spogliatoi rende difficile e precaria l’organizzazione degli eventi.
Il contratto di locazione - ha spiegato Di Pippa - stipulato tra il Comune di Castellaneta e la ditta, risulterebbe non rispettato, alla luce di quanto sopra descritto, in riferimento agli impegni assunti dal locatario (in ordine all’art. 2, lettere f e g)».
Infine, Di Pippa ha parlato degli impianti di irrigazione automatica a servizio dei tappeti erbosi, delle aiuole, delle siepi e delle ville comunali oggetto dell’appalto: «Il contratto d’appalto, per tre anni (2020-2022), della gestione dei lavori e servizi integrati per il Comune di Castellaneta, prescrive a carico dell’appaltatore la periodica pulizia, collaudo, riparazione e manutenzione di tutti gli elementi costituenti l’impianto di irrigazione automatica (elettrovalvole, filtri, testine, aspersori, gocciolatoi, irrigatori, tubazioni, ecc.).
Per le zone a verde non coperte da impianti di irrigazione automatica sarà cura dell’impresa la manuale irrigazione. Considerato che gli spazi verdi attualmente sono gialli perché seccati, ho chiesto all’ufficio il rispetto degli obblighi contrattuali e l’immediata attivazione degli impianti di irrigazione».
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