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M5s: «Emiliano diminuisca il quantitativo di materiale conferito all'Aseco di Ginosa»

L L'impianto di compostaggio gestito da ASECO

Il deputato del M5s Giovanni Vianello e il consigliere regionale Marco Galante intervengono sull'ormai nota "questione Aseco" all'indomani del tavolo pubblico svoltosi domenica 2 settembre in contrada Lama di Pozzo, al quale hanno partecipato il sindaco di Ginosa Parisi e il deputato tarantino Gianpaolo Cassese.

«Accolgo e condivido la richiesta dei sindaci di Ginosa e Castellaneta interessati dallo sgradevole odore proveniente dall’impianto di compostaggio Aseco, di diminuire il livello dei quantitativi di rifiuti depositati all’interno dell’impianto - ha dichiarato Vianello, membro della commissione Ambiente della Camera - Sono stato domenica sul posto e confermo che la puzza si sente anche da diversi chilometri di distanza. In Puglia, la mappa degli impianti ci rivela una situazione a macchia di leopardo, grossi siti di compostaggio concentrati solo in alcune zone: solo per quanto riguarda le strutture adibite alla trasformazione dei rifiuti organici in compost, abbiamo Progeva, Aseco, Eden ’94 e Amiu per la provincia di Taranto, Bioagrim e Biwind nel Foggiano e Tersan nella provincia di Bari.

È evidente la necessità di puntare all’esistenza di impianti di sicuro più piccoli, quindi operanti solo per trattare il fabbisogno zonale e, maggiormente diffusi in modo da far viaggiare meno i rifiuti lungo le strade, nonché di tipo aerobico. Dati alla mano, la Puglia nel 2016 ha importato da altre regioni circa 125 mila tonnellate di FORSU, proprio perchè a livello regionale sono diffusi grandi impianti di compostaggio che, non avendo limiti territoriali, possono riempirsi di FORSU extra regionale.

Non è accettabile poi che un singolo sito di trattamento rifiuti conferisca annualmente circa 80mila tonnellate di organico: è il caso dell’impianto di compostaggio Aseco, il quale ormai dal 2006 macina queste cifre, nonostante le gravi carenze impiantistiche. Per comprendere un caso specifico è meglio analizzare quello che è il dato generale pugliese, sconcertante per certi versi: nel 2016, su 370 mila tonnellate annue di rifiuti, 150mila circa sono stati trattati nella sola provincia di Taranto. Questa è una follia! Su Aseco poi provvederò a richiedere sia ad Asl che ad Arpa di fornirmi i dati su eventuali contaminazioni della falda, dei terreni e dell’aria; l’aria è letteralmente irrespirabile e, sebbene qualcuno abbia affermato che l’emissione odorigena non causa grossi impatti a livello di salute, quello che ho constatato a Ginosa è che dopo poche ore a contatto con lo sgradevole odore proveniente dal sito Aseco la gola inizia a bruciare e il mal di testa si fa sentire.

Questo per la parte delle conseguenze fisiche, mentre dal lato economico, la puzza nauseabonda prodotta dal sito di compostaggio danneggia anche i gestori delle attività ricettive, allontanando i numerosi turisti che normalmente popolerebbero questa zona nel Tarantino, la quale tra le altre cose è anche Bandiera blu. Basta subire il ridimensionamento coatto del turismo, è ora di pensare a qualcosa di diverso per i nostri rifiuti, come più volte abbiamo denunciato all'Ente regionale che continua a trattare la provincia di Taranto come la sede ricettiva di ogni tipo di rifiuto. Emiliano diminuisca subito il quantitativo di materiale conferito ad Aseco, noi saremo insieme ai sindaci e ai cittadini che pretendono rispetto».

«Quanto emerso dall’incontro – ha dichiarato Galante - desta non poche preoccupazioni, oltre che una buona dose di rabbia. Il territorio vive ormai da anni in un contesto di assoluta insalubrità ai limiti della sopportazione. Questo nonostante siano state messe nero su bianco tutte le prescrizioni per il rilascio dell’AIA a cui Aseco S.p.A. non risulta essersi ancora adeguata. Non si spiega come la Regione Puglia continui ad agire senza tener minimamente conto delle esigenze del territorio, snobbando le richieste pervenute dalle amministrazioni locali. Nonostante le numerose azioni che da semplice forza di opposizione abbiamo messo in campo in Consiglio regionale, continuiamo a scontrarci contro l’inerzia e l’immobilismo della Giunta Emiliano. A questo punto faccio appello ai cittadini - ha concluso - perché il loro supporto è fondamentale per dar peso alla nostra azione politica in Consiglio regionale ed al coraggioso lavoro del sindaco di Ginosa Vito Parisi costretto a lottare contro tutti, anche contro l’istituzione regionale, per salvaguardare i cittadini di un territorio che il governo Emiliano sta cercando di trasformare nella pattumiera della regione».


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