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«Tanti ambulanti abusivi a Massafra? Vi spiego perché!»

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«Manca un "Piano del Commercio", ecco spiegato il motivo della presenza su Massafra di tanti mercanti abusivi».

Questa, in sintesi, la tesi del segretario del Partito Democratico cittadino Domenico Lasigna.

In un comunicato inviato alla stampa, il segretario spiega: «Nella giornata di ieri, tanti ambulanti (molti abusivi) sono stati colpiti da multe e sanzioni durante l’esercizio della propria attività, che per alcuni è unica fonte di guadagno per la propria famiglia monoreddito.

Se, per una questione di rispetto della legge, è giusto richiamare tutti ai principi della legalità, dall’altra parte si è colpito al cuore chi vive quotidianamente in condizioni di povertà che il reddito di cittadinanza di Di Maio e Salvini non ha risolto.

Addirittura - prosegue il segretario Dem - in questi giorni Matteo Salvini parla di tassare i soldi “sotto il materasso” degli italiani ma ancora più grave non trova una soluzione reale all’aumento dell’IVA oramai imminente.
A Massafra questa condizione è ancora più esasperata se pensiamo ai diversi problemi occupazionali.

Sono tanti, anche giovani, coloro che sono dediti all’attività agricola o a quella commerciale, ma gli sbocchi risultano difficili quando non c’è una politica in grado di aiutarti.
In particolar modo, nella nostra città manca ormai da troppo tempo un piano strategico del Commercio, che magari possa anche prevedere i cosiddetti “mercati diffusi” per una regolamentazione e una mappatura cittadina del commercio libero in strada e per una maggiore apertura della città alle “bancarelle”, chiaramente quelle con licenza.

A questa carenza, si affianca un vuoto normativo. Il Governo nazionale, con la legge di bilancio di fine dicembre, ha sottratto il settore del commercio su aree pubbliche all’applicazione della direttiva comunitaria relativa alla regolamentazione dei servizi del mercato interno, la famosa Bolkestein.
Per questo un piano del Commercio valorizzerebbe e darebbe certezza agli operatori dotati di professionalità e di qualità, tutelando il loro lavoro e disincentivando la rendita con la scelta di rilasciare l’autorizzazione, per diversi anni, solo in presenza dell’impegno dell’assegnatario a non affidare la gestione dell’attività a terzi.

Auspichiamo - la chiosa di Lasigna - che l’Amministrazione Quarto si attivi nel più breve tempo possibile e metta in campo ogni iniziativa utile, compreso il coinvolgimento delle associazioni di categoria, al fine di adottare i provvedimenti consequenziali».

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