«Maggiori controlli e soprattutto più decoro e pulizia. È questo che chiediamo all'indomani dell’episodio avvenuto su corso Roma».
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Così esordiscono in una nota il consigliere comunale Ida Cardillo e il segretario dei Giovani Democratici Angelo Notaristefano.
«Nella mattina del 19 agosto - si legge dalla nota - i Vigili del Fuoco sono intervenuti per soccorrere un cagnolino rimasto imprigionato nel canale di scolo, nei pressi della villetta Lovelli su corso Roma a Massafra.
Gli uomini del 115, che ringraziamo per la professionalità e l'impegno, hanno operato in luoghi estremamente degradati dove sono presenti rifiuti e siringhe. Inoltre, al lato del canale, è stato scoperto un bivacco fortuito.
Una storia a lieto fine che ha messo in risalto come, con l'amministrazione Quarto, il degrado sia arrivato nel centro, nel cuore di Massafra.
La condotta, che è sotto la sede stradale di corso Roma, presenta un basamento in gran parte eroso con una voragine nella quale era intrappolato il meticcio soccorso. Il luogo del recupero è fortemente degradato dalla presenza di rifiuti di ogni genere e da siringhe probabilmente usate da consumatori abituali di stupefacenti.
L'accesso al canale risulta poi estremamente facile, anche da parte di ragazzini che scavalcando potrebbero accedere ai luoghi, e ferirsi o pungersi con le siringhe. Lo stanzino individuato è stato scassinato ed è probabilmente abitato da persone in difficoltà o senza fissa dimora vista la presenza di materassi, sedie e un tavolino.
Siamo intervenuti per segnalare la questione alle istituzioni comunali con un'istanza. Facciamo l’ennesimo appello per sensibilizzare il sindaco e gli assessori su ciò che avviene a Massafra.
Chiediamo che il canale sotto la sede stradale di corso Roma venga ripristinato e bonificato, e che non sia accessibile a qualsiasi avventore, attraverso una custodia costante e puntuale, anche con dispositivi di video-sorveglianza.
Inoltre bisogna provvedere alla chiusura e alla pulizia dello stanzino, trasformato in dimora, e bisogna intervenire in maniera più incisiva, a supporto di chi vive in condizioni di marginalità, povertà e disagio, tanto da dover dimorare in improvvisati e pericolosi tuguri.
Infine - concludono Cardillo e Notaristefano - altro aspetto da tener conto è di intervenire sulla problematica dei cani randagi, anche valutando la realizzazione di un "canile rifugio" nel nostro comune.
Si confida in un immediato intervento e nel contempo abbiamo informato l’ufficio sanitario della A.S.L.. Nell'ultima commissione ambiente ed ecologia, l'istanza ha raccolto il supporto e la sottoscrizione da consiglieri di maggioranza e minoranza, che ne condividono gli intenti.
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