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Piano del Colore nel centro storico di Massafra? Ecco a cosa servirà

La conferenza stampa La conferenza stampa

«Il "Piano del Colore del Centro Storico" vuole sottolineare quanto grande debba essere il senso di responsabilità verso il nostro patrimonio architettonico».

Così, il sindaco Fabrizio Quarto ha aperto l’incontro di ieri sera, nel Palazzo della Cultura, voluto proprio per presentare il nuovo strumento urbanistico che rappresenta una linea guida per lavori di manutenzione e restauro delle parti esterne degli edifici secondo regole ben determinate (clicca qui per rileggere il nostro articolo di approfondimento).

«Il colore - ha continuato Quarto - è recupero di identità, ciò che siamo stati e in che modo dobbiamo proiettarci verso quello che vogliamo essere. Il "Piano del Colore" si accosta agli altri strumenti urbanistici adottati e in fase di adozione ed è una scelta di responsabilità.

L’assessore all’Urbanistica Paolo Lepore ha evidenziato come l’obiettivo del Piano sia quello di recuperare, secondo regole ben definite, un centro storico di qualità, mentre l’architetto Luigi Traetta, dirigente della ripartizione Urbanistica, ha sottolineato che il "Piano del Colore" non è un sistema ulteriore di regole coercitive, ma dinamiche e flessibili, affinché ogni intervento nel centro storico dia qualità e certezza ai tecnici e ai proprietari degli immobili interessati.

L’architetto Maristella Maraglino, redattore del Piano, nella sua relazione ha enunciato gli obiettivi: preservare l’identità storico-architettonica della città; recuperare e riqualificare la “pelle” degli edifici; regolamentare gli aspetti cromatici; mantenimento delle tipologie edilizie storiche, delle tecniche e dei materiali costruttivi tradizionali. L’architetto Maraglino si è soffermata sullo studio e sui risultati che hanno portato alla redazione del Piano, illustrando la scheda compilativa, il colore abbinato alle varie tipologie edilizie, con “tavolozza” per facciate, infissi e serramenti. Maraglino ha affidato la conclusione della sua relazione ad un pensiero di M. Proust: “un vero viaggio di scoperta non è cercare nuove terre ma avere occhi nuovi”.

L’architetto Carmelo Di Fonzo, funzionario della Soprintendenza Archeologica Belle Arti e Paesaggio, ha chiuso gli interventi parlando di “coraggio” per l’Amministrazione e di come si sia entrati nell’ambito di un sistema storicizzato. «Il colore - ha continuato Di Fonzo - è elemento trainante di un recupero ed il Piano contribuirà a dare al centro storico la sua giusta valorizzazione, con il contributo di tutti. A questo “strumento” devono affiancarsi il "Piano Arredo" e quello dell’Illuminazione. Il tutto per un maggiore sviluppo del centro storico».

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