Il consigliere comunale Mino Antonicelli«Vorrei conoscere le ragioni per le quali si è consentito per lunghi anni che privati occupassero, usurpassero o danneggiassero alcune strade comunali rurali».
A parlare è Mino Antonicelli. Il consigliere comunale in forza alla civica "Palagianello Bene Comune" ha formalizzato inmerito un'interrogazione urgente indirizzata al primo cittadino Maria Rosaria Borracci.
«Atteso che rientra nei compiti di istituto tutelare i beni di natura pubblica - spiega Antonicelli - e che non può essere addotta giustificazione alcuna alla lunga tolleranza in atto ancora oggi nei confronti di atti in danno della pubblica amministrazione, si intendono conoscere le ragioni dell’inerzia e, ogni caso, la (celere) tempistica per ricollocazione e il recupero all’uso pubblico delle strade comunali dell'agro.
Si ha notizia, infatti, dello stato di abbandono e/o di disinteresse manifestato da parte della pubblica amministrazione verso occupazioni e/o usurpazioni o sconfinamenti verso strade comunali di campagna. Che diversi cittadini avrebbero a più riprese denunciato detto fenomeno, che si trascina da diversi anni, già alla precedente amministrazione, della quale Borracci è stato autorevole esponente, in qualità di assessore, ed oggi al sindaco e/o a personale dell’Ente locale, anche mediante comunicazioni scritte, ma ad oggi la situazione è rimasta immutata.
Si ha notizia, inoltre, - prosegue Antonicelli - che in epoca più recente vi sarebbero state reiterate segnalazioni di usurpazione e/o occupazione o sostanziali erosioni, fra le tante, della strada comunale n.5 e n.53 in corrispondenza delle parallele 265, 259253 e che la tolleranza e/o il disinteresse della pubblica amministrazione verso i predetti fenomeni in danno del demanio e/o patrimonio comunale potrebbero integrare responsabilità di natura contabile, civile e oltre che penale a carico degli amministratori e/o funzionari inadempienti.
Questi comportamenti - conclude l'avvocato - non possono trovare giustificazione alcuna, onde si devono ritenere non più rinviabili i provvedimenti e le misure finalizzate al recupero dei predetti beni all’uso e al godimento della collettività e quindi al regolare transito veicolare e pedonale».
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