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FdI: «Chiudere il San Pio significa assenza totale di attenzione verso chi oggi è più debole»

L L'ospedale "San Pio" di Castellaneta

«Nel mentre in Italia si cerca di implementare il servizio sanitario, in Puglia ed in particolare nella Provincia di Taranto si va in direzione diametralmente opposta».

Così esordiscono, in una nota, i coordinatori provinciali di "Fratelli d'Italia" Giandomenico Pilolli e Dario Iaia.

«Chiudere e/o sospendere l’attività ospedaliera del presidio ospedaliero San Pio di Castellaneta - continuano nella nota - risulta essere l’ennesima scelta scellerata di un governo regionale allo sbando. Lasciare 150.000 cittadini privi dell’unico punto di riferimento sanitario territoriale, risulta - a nostro parere - una scelta priva di visione e programmazione che non può e non deve rimanere incontestata. Pur non essendo nostro intendimento usare toni polemici, non si può non sottolineare l’incongruenza di una politica sanitaria fondata su inutili slogan e dirette Facebook dal chiaro sapore di ricerca del consenso.

Giova ribadire come chiudere l’ospedale di Castellaneta e prevedere il trasferimento dei malati come se fossero semplici utenti senza guardare a ciò che vi è dietro ogni patologia che in tanti casi presenta problematiche ancor più critiche del Coronavirus, significa assenza totale di attenzione verso chi oggi è più debole. Emerge chiaramente come se attività di sanificazione andava fatta questa avrebbe avuto più senso se fosse stata tempestiva.

Oggi a distanza di settimane dimostra solo l’inefficacia delle disposizioni che sono state adottate in quei giorni. Vero è che con questa scelta vengono calpestati per l’ennesima volta i cittadini o se preferite gli utenti, noi li chiamiamo pazienti che non sono messi nelle condizioni di conoscere neanche la durata di questa "sospensione" che ha il chiaro sapore di una chiusura definitiva per alcuni reparti. Il tutto con buona pace di chi è costretto a recarsi in ospedale per patologie che necessitano di controlli continui e che vengono lasciati in balia di se stessi.

I proclami e le favole usate per ricercare becero consenso elettorale vanno ad infrangersi con l’amara realtà di decisioni, come questa, che costringono gli "utenti" ad elemosinare ricoveri in altri ospedali che sono già al collasso. Tutto ciò in controtendenza con quello che il popolo si aspetta. Il nostro impegno sarà nel richiedere l’indicazione di date certe di riapertura in tempi strettissimi, una certezza di potenziamento delle strutture sanitarie con cronoprogramma dettagliato evitando inutili ulteriori proclami in un settore come quello sanitario che non può e non deve essere strumentalizzato. Almeno questo ce lo dovete».

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