I consiglieri regionali Marco Galante e Antonella Laricchia hanno presentato un'interrogazione al governatore Emiliano sulla situazione dell'ospedale di Mottola. Nel dettaglio, i consiglieri hanno chiesto come sarà impiegato l'ospedale al termine dell'emergenza sanitaria e quali saranno i tempi di attivazione dei posti letto previsti.
Nelle ultime settimane si è parlato molto dell'ospedale di Mottola a seguito di un'inchiesta del talk show "Non è l'arena". Il dibattito, che ha coinvolto numerosi cittadini, ha portato i capigruppo consiliari alla richiesta di attivare un centro oncologico nell' "Umberto I". Prima di arrivare sui tavoli della Regione e della Asl, la proposta sarà discussa in consiglio comunale alla presenza del governatore, dei consiglieri regionali e dei vertici della Asl.
Tuttavia, come evidenziato dai consiglieri grillini, l'ospedale di Mottola è stato riconvertito in presidio territoriale di assistenza e l'ultimo piano di riordino prevede che vengano installati, per sessanta posti letto complessivi, un hospice e una Rsa R1. Ad oggi, fatta eccezione per alcuni servizi, la struttura è pressoché inutilizzata. Negli ultimi tempi, la Asl ha disposto l'attivazione di un reparto "Covid post acuzie" per il recupero di pazienti che hanno superato la fase acuta ma hanno necessità di assistenza.
Nel testo dell'interrogazione, come detto, Galante e Laricchia hanno chiesto lumi sulla gestione dell'ospedale dopo la pandemia. Nella provincia di Taranto, infatti, servirebbe una soluzione alla carenza di posti letto: «Bisognerebbe rivedere il piano di riordino ospedaliero, che ha tagliato posti letto e pensato ai bilanci, senza tener conto del fabbisogno dei territori. Sono stati chiusi ospedali in nome di nuovi, ma non sono stati attivati nuovi centri polifunzionali e i presidi di assistenza come quello di Mottola funzionano solo parzialmente».
Andrea Carbotti
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