Il vicesindaco Anna Rita D'EttorreÈ iniziato il processo a carico del vicesindaco di Castellaneta Anna Rita D’Ettorre e martedì scorso si è svolta la prima udienza dinanzi al tribunale monocratico di Taranto.
La notizia è stata resa nota dal circolo castellanetano del Partito Democratico: tramite il segretario Maria Teresa Petrosino, il PD ha riferito che «Il secondo cittadino di Castellaneta è accusata di falsità ideologica commessa dal privato in atto pubblico».
La vicenda è legata all’assegnazione dei contributi per il sostegno dei canoni di affitto di locazione. Una vicenda nota in città e discussa anche in consiglio comunale: «I consiglieri di maggioranza - ha dichiarato Petrosino - tributarono persino un caloroso applauso al vicesindaco D’Ettorre credendo alle parole e alle giustificazioni di costei secondo cui tutto sarebbe stato frutto di equivoco e di acrimonia del consigliere Gianni Di Pippa. Ad ogni modo, Anna Rita D'Ettorre restituì le spettanze ricevute e di conseguenza fu sanzionata con ammenda per l'indebita percezione di contributi pubblici.
I fatti - ha proseguito il Partito Democratico, che oggi torna a chiedere a Gugliotti di revocare le deleghe al suo vicesindaco - hanno dimostrato la fondatezza e la correttezza dell'operato ispettivo e di controllo del nostro capogruppo in Consiglio comunale Gianni Di Pippa. Ricordiamo tutti le offese riservate a Di Pippa, accusato di aver messo in atto una caccia alle streghe, esposto dinanzi all'opinione pubblica per intromissioni in questioni personali.
Siamo garantisti, ed aspettiamo che la giustizia faccia il suo corso. Ma la questione che noi poniamo non è di carattere giudiziario, quanto piuttosto di opportunità politica ed etica. Può una città - si legge nella nota inviata dal Pd alla stampa - continuare ad essere rappresentata dal vicesindaco ed assessore alla Cultura Anna Rita D’Ettorre? Il vicesindaco che aveva dichiarato che il tutto era il frutto di odio, denigrazione e falsità non ritiene oggi di dover spiegare alla città gli ultimi accadimenti? I consiglieri comunali di maggioranza che le avevano tributato un caloroso applauso oggi lo rifarebbero? Il sindaco Gugliotti che le rinnovò piena fiducia relegando la questione ad una vicenda personale non ha nulla da dichiarare?».
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