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Vannacci e la tentazione della politica: "Devo scegliere se candidarmi e con chi"

Vannacci e la tentazione della politica: "Devo scegliere se candidarmi e con chi" © Adnkronos

Per ora non dice né sì né no il generale Roberto Vannacci a un suo impegno diretto in politica ,ma la tentazione c'è. "Le persone vogliono sapere" se mi candiderò "ma mi piace essere il padrone del mio destino, e quindi è una decisione che riguarda la mia vita, la mia famiglia, il mio futuro e che prenderò da solo. Una volta che l’avrò presa la comunicherò a tutti gli altri”, dice a margine di un talk a Milano replicando a chi gli chiedeva di una sua possibile candidatura alle prossime elezioni europee. 

"Si tratta di scegliere tra tanti partiti, le richieste sono tante sottolinea ma si tratta anche di scegliere se candidarmi o no. In questo momento devo scegliere se partecipare o no”. Quanto alla tempistiche per sciogliere le riserve “non mi sono fatto un piano a riguardo assicura Vannacci -. Il giorno che avrò finito di valutare tutti i fattori senza problemi lo dirò”.  

Quanto alle inchieste giudiziarie che lo riguardano lui frena: "Sono notizie giornalistiche, aspetto le carte, questioni di servizio di cui non parlo. Sono sereno e non mi sono mai detto perseguitato. Non ho mai pensato ai complotti, quello che è successo è di fronte agli occhi di tutti. Sono molto sereno ribadisce vado avanti per la mia strada e continuo a fare la mia vita”. Quanto all’accusa per istigazione all'odio razziale per il suo libro ‘Il mondo al contrario’, “è infondata afferma Vannacci istigare all'odio vuol dire qualcosa... nel mio libro non c'è una frase che può essere paragonata" all’istigazione all'odio razziale.  


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