Alessandro Albanese
© Vivi
La situazione politica di Massafra è stata definita "imbarazzante" dal segretario cittadino e consigliere comunale dell'Unione di Centro (UDC), Alessandro Albanese, che ha lanciato un duro attacco all’amministrazione comunale guidata dal sindaco Fabrizio Quarto. Albanese, in una nota stampa, non ha risparmiato critiche al Partito Democratico (PD), facente parte della maggioranza fino a qualche giorno, accusandolo di aver fallito nella gestione della città, nonostante la presenza che aveva in maggioranza di cinque consiglieri e due assessori.
Nella dichiarazione, Albanese ha descritto il clima politico come uno "scontro tra bande rivali", dove le vittime principali sono i cittadini massafresi. Ha denunciato un'inadeguata attenzione verso temi cruciali come la gestione dei rifiuti e la proposta di nuovi impianti di smaltimento, che includono il raddoppio del termovalorizzatore e la costruzione di un inceneritore per fanghi e smaltimento di liquidi speciali. Secondo Albanese, tali progetti, profondamente invasivi per il territorio, sono stati trascurati dal consigliere regionale Michele Mazzarano.
Albanese ha chiesto all’Amministrazione di dimettersi in massa, sostenendo che questa sarebbe l'unica via per restituire dignità alla politica locale e ai cittadini. Ha concluso affermando che la politica massafrese è ormai ridotta a uno spettacolo di interesse personale e lotte interne, esortando i rappresentanti a "giocare altrove" e a lasciare spazio a un rinnovamento istituzionale che liberi la città dalla "bulimia istituzionale".
Ecco la nota stampa integrale:
Una sola parola: imbarazzante! La situazione politica di Massafra si può descrivere solo in questo modo; a dire il vero, ci sarebbero altri modi, ma si infrangerebbe la legge.
Assistiamo a qualcosa che si fa fatica a definire; potremmo etichettare il tutto come uno “scontro tra bande rivali”, di quegli scontri cruenti, in pubblico e a volto scoperto, dove i danni collaterali, e cioè gli innocenti colpiti, sono i cittadini massafresi, colpevoli di aver riposto fiducia in questa amministrazione.
L’ultima gustosissima novità la offre il PD, che ci ruba il mestiere ed elenca, in pubblica piazza, i fallimenti della sua amministrazione. Con una nutrita pattuglia di cinque consiglieri e due assessori, il PD confessa alla città, con dovizia di particolari, una serie di fallimenti così lunga che dovrebbe indurre a chiedere: ma in questi quasi quattro anni, dove eravate?
Presente alla sceneggiata anche il consigliere regionale Michele Mazzarano, attuale presidente della commissione ambiente della regione Puglia. Lo stesso Mazzarano, al quale il PD vieta il tesseramento per cinque anni, ha dimenticato però di esporre alla città il suo pensiero a proposito dei progetti di nuovi impianti di smaltimento rifiuti profondamente invasivi per Massafra, cioè del raddoppio del termovalorizzatore, dell’inceneritore per fanghi e dell’impianto di smaltimento di liquidi speciali e pericolosi (perché i “maligni” pensano che possa essere pertinente a queste azioni, o addirittura il movente).
Un vero peccato; sarebbe stato un punto di vista interessante che avrebbe portato chiarezza.
Pare evidente che il sindaco Quarto non è più in grado di gestire questi “scontri” e che chi diceva che le “poltrone non contano” è imploso su se stesso al cospetto della poltrona ottenuta (perché "two is better than one", come recita la famosa pubblicità). Quindi mandano al macero il loro stesso assessore e formano due fazioni che si combattono senza esclusione di colpi.
Avete ucciso la politica, l’avete resa uno squallido spettacolo; non uccidete anche la dignità dei cittadini massafresi.
Liberateci! Liberate la città da questo assurdo balletto; liberate i cittadini massafresi dalla bulimia istituzionale che vi contraddistingue. Le dimissioni di massa, in questo caso, sarebbero un atto dimostrativo che un residuo di dignità, in fondo, esiste anche in voi. Andate a divertirvi altrove; qualche anno fa si diceva anche: andate a giocare davanti a casa vostra! Potremmo persino ammirarvi per questo.
Il segretario cittadino
di Unione di Centro
Alessandro Albanese
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