news ed eventi CIA

ALFREDO BARULLI: PERSONAL TRAINER A DUBAI

ALFREDO BARULLI: PERSONAL TRAINER A DUBAI ALFREDO BARULLI: PERSONAL TRAINER A DUBAI | © n.c.

Alfredo, 28 anni, è l’emblema del detto “volere e potere”. Diplomato come Perito Informatico, per quasi 7 anni si dedica allo sport in modo professionale frequentando una scuola americana per Personal Trainers con sede a Roma - Milano, che gli ha permesso di ottenere una qualifica riconosciuta in tutto il mondo. Ha intrapreso svariati lavori per mantenersi agli studi e non solo, ma il suo sogno era quello di potersi affermare come Personal Trainer ad alti livelli, così tre anni fa, molla tutto, vende l’auto e con i soldi ricavati dalla vendita acquista un biglietto di sola andata per Dubai.



1) Nome: Alfredo Barulli 

2) Professione: Personal trainer 

3) In quale Paese ti trovi ora: Dubai 

4) Tre aggettivi per descriverti: ambizioso, sognatore, vincente

5) Un sogno: diventare il Personal trainer di Vip, modelle, gente d'altissimo livello

6) Dubai.. l’emblema dello sfarzo e del lusso per eccellenza; quanto è stato difficile, se lo è stato, ambientarsi nella realtà araba? La difficolta' di ambientarsi in un altro paese sono state tante: i ritmi sono altissimi, la città corre ed è sempre viva , h24; lo stress iniziale ti porta ad avere qualche paura e ti chiedi se sarai all'altezza dato che vieni da un paesino. Parlare solo inglese dimenticando completamente cosa vuol dire lavorare o colloquiare in italiano/massafrese non è stato semplice: dopo quasi 3 anni il problema si inverte quando torno in Italia (ti vuoi esprimere in inglese e sei lento in italiano). A Dubai non sei il primo personal trainer e quindi devi dimostrare di essere migliore degli altri per affermarti nel settore.. il 90% degli abitanti a Dubai non sono arabi del posto, quindi ti ritrovi a lavorare/uscire con gente di tutto il mondo: alleno italiani , francesi, americani, spagnoli, tedeschi, inglesi, arabi, turchi etc. La capacita' di adattamento fa parte delle skills fondamentali del Personal trainer, l'ambizione e la voglia di diventare il numero 1 fanno il resto, specialmente quando alleni gente che vive nel lusso e pretende quindi un servizio top level. Non vogliono un Personal trainer dei tanti ma il migliore, perché se lo possono permettere e per esserlo dei aver fame di vincere. Dopo quasi 3 anni posso dire di aver vinto tutte le sfide, senza l'aiuto di nessuno: oggi sono io a decidere se allenare o meno un cliente in base a dove vive, quanto è disposto a pagarmi etc. Lavoro in proprio, non dipendo da nessuno come ho sempre sognato: la volontà è tutto, la volontà di agire.. se hai quella ce la fai.. purtroppo agli italiani oggi manca!

7) Lasciare Massafra: lo rifaresti? Lo faccio ogni volta che riparto dopo una vacanza qui. Torni e vedi che niente è cambiato e niente cambierà.. non ce futuro per noi Giovani. Incontro amici che sono ancora a zero come prima che partissi, pero' si accontentano di vivere nella mediocrità a spese dei genitori pur di non lasciare Massafra. 3 anni fa ho venduto l'auto per 1000 euro e con un biglietto solo andata son partito con la voglia di vincere e spaccare il mondo! Lo rifarei 1000 volte se necessario!

8) Una persona a cui ti ispiri: mi ispiro a chi come me aveva un sogno e ha lottato per realizzarlo senza l'aiuto di nessuno, contro le critiche di tutti. I vari Steve Jobs, Mark Zuckerberg, Bill Gates etc son partiti da zero, non erano nessuno. Da piccolo guardavo Rocky e sognavo di vincere nella vita! Lo sport è sempre stato una metafora di vita.

9) Progetti futuri: stiamo creando una scuola per Personal Trainers a Dubai e una catena di palestre in tutto il Medio Oriente. Valutero' se passare da Personal trainer a docente e/o direttore sportivo.

10) La cosa che senti dire più spesso dell’Italia all’estero: che è il paese piu' bello del mondo con la gente piu' amichevole e accogliente che ci sia. Non appena la gente sente che sei italiano comincia ad ammirarti e farti complimenti.. vedono e conoscono solo i lati positivi.

11) Salutaci nella lingua del Paese in cui ti trovi ora: A Dubai si parla inglese, poiché come già detto gli arabi sono poco piu' del 10% e quindi l'inglese regna sovrano (gli arabi stessi parlano inglese). Direi quindi un semplice "hello, hi, bye "... in arabo direi "As-salam alaykom": questo è il saluto formale di base che puoi usare con uomini e donne nella maggior parte dei contesti sociali.

Nanni ANTONANTE

Le notizie del giorno sul tuo smartphone
Ricevi gratuitamente ogni giorno le notizie della tua città direttamente sul tuo smartphone. Scarica Telegram e clicca qui

La Redazione - lun 18 maggio 2015

Si apre con una nostra conterranea volata in Giappone la nuova rubrica di ViviMassafra “Massafresi nel mondo”. ...

La Redazione - mar 26 maggio 2015

Nel nostro viaggio virtuale tra i 5 continenti, rientriamo in Europa e ci fermiamo proprio in ...

La Redazione - ven 29 maggio 2015

London calling! Facendo riferimento ad un importante album dei The Clash introduciamo l’intervista di un giovane “smanettone ...