
L'Archeogruppo e l'Archeoclub organizzano per questa sera alle ore 19,00 presso la sede dell'Archeogruppo in via Ladiana 2 un incontro dedicato alla Casa dell'Igumeno nella Gravina San Marco.
La relazione sarà tenuta da Vincenzo Desiderio e Paolo Dal Miglio dell'Università della Tuscia di Viterbo che hanno studiato il sito detto " Casa dell'Igumeno" nella Gravina San Marco. La leggenda racconta che quando Magarella fu arrestata, mago Greguro si rivolse all'Igumeno Anselmo, capo del castello di Massafra, il quale sottopose la fanciulla al giudizio di Dio, l'ordalia. Se, abbracciando il crocifisso, si fosse bruciata era segno che era una strega e che avrebbe meritato di essere messa al rogo, se non si fosse bruciata sarebbe stata scagionata dall'accusa di stregoneria e rimessa in libertà, come in effetti avvenne.
Orbene, a sud del pittaggio di Santa Marina esiste quello di San Biagio dall'omonima chiesa lì scavata. In quest'ultimo pittaggio, nel registro superiore, è scavata la Casa dell'Igumeno, un insieme di grandi vani intercomunicanti dal caratteristico soffitto a crociera o a cupola. Per risolvere questo "bus illis" sono tornati a Massafra gli amici dell'Università della Tuscia, Vincenzo Desiderio e Paolo Dal Miglio, che sette anni orsono insieme alla prof.ssa E. De Minicis eseguirono un completo rilievo di quel sito. A questo proposito, viene in loro aiuto Attilio Caprara il quale ebbe a scrivere: "quella volta non è a crociera, in quanto non insiste su pareti ad arco, ma è una volta a padiglione inserita direttamente su pareti che terminano il alto ortogonalmente,, con profilo parallelo al pavimento" (A. Caprara, Appunti per la Casa dell'Igumeno, in Scritti editi ed inediti di Attilio Caprara, Archeogruppo E. Jacovelli (a cura di G. Mastrangelo), Massafra, settembre 2014, p.35).
Redazione ViviMassafra
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