Marina di Ginosa
Concessioni demaniali marittime, il Consiglio di Stato ha accolto l’istanza cautelare presentata dal Comune di Ginosa: secondo il supremo organo di consulenza giuridico-amministrativa dello Stato, in sintesi, l’ente civico guidato dal sindaco Vito Parisi avrebbe agito nel pieno rispetto della legge e bene avrebbe fatto a bandire le gare. Così, in attesa della conclusione dei procedimenti di merito, la sentenza del Tar di Lecce è stata sospesa in via cautelare per effetto immediato. Tradotto in soldoni: i vecchi concessionari ora dovranno rimuovere le strutture presenti sulle aree demaniali proprio come da tempo gli era stato richiesto e intimato dal Comune.
Ennesimo colpo di scena di una «telenovela» senza fine. La vicenda nacque nell’ottobre 2024 quando il Comune di Ginosa, con due distinte delibere di giunta, stabilì la scadenza delle concessioni al 31 dicembre successivo e l’avvio della gara a evidenza pubblica per l’assegnazione dei lotti da adibire a stabilimento balneare o a spiaggia libera con servizi.
Contro le delibere comunali presentarono ricorso 12 concessionari balneari e così, dinanzi al Tar Lecce, furono eccepiti svariati motivi di illegittimità. L’amministrazione comunale concesse ai vecchi gestori una proroga in attesa di concludere la procedura di gara, ma anche questo provvedimento fu impugnato dinanzi al Tar. Nel frattempo il Comune espletò la gara, approvando una graduatoria definitiva.
Veniamo al 25 giugno scorso, giorno in cui il Tar ha accolto il ricorso dei concessionari, pronunciandosi per la prima volta in materia di durata delle concessioni demaniali e di legittimità dei bandi di gara. In quel frangente è stata accolta l’eccezione formulata dai concessionari riguardante l’individuazione dei lotti messi a gara in mancanza del «Piano Comunale delle Coste», eccezione tesa a «contestare in radice la possibilità stessa di procedere alla indizione della gara».
Accolta allo stesso modo l’eccezione fondata sulla censura del bando quanto alla previsione della remunerazione degli investimenti effettuati dai concessionari uscenti. Da ultimo i giudici amministrativi salentini hanno anche sancito l’illegittimità del provvedimento comunale con il quale è stato ritenuto di confermare la titolarità delle concessioni in favore degli originari concessionari fino alla scadenza della proroga concessa (15 settembre 2025) anziché fino all’assegnazione delle nuove concessioni demaniali.
Una sentenza definita «storica e destinata a rimanere negli annali della giurisprudenza in materia di demanio marittimo» ma, come detto, oggi tutto è stato ribaltato in via cautelare dal Consiglio di Stato. «Sulla gestione del demanio non abbiamo mai avuto dubbi: abbiamo rispettato le regole, gli imprenditori e il territorio» ha riferito il sindaco Parisi. «Ringrazio l’avvocato Misserini, l’architetto Giacomobello, l’ufficio Demanio Marittimo, gli assessori, i funzionari e i consiglieri di maggioranza per il lavoro serio e costante. Oggi la risposta è arrivata: Ginosa - ha concluso il sindaco - ha operato nel pieno rispetto della legge».
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