Corsa alle lampadine led per proteggersi dai rincari
Per riuscire ad affrontare nel migliore dei modi i rincari energetici, acquista fondamentale importanza la cura nella scelta del tipo di illuminazione utilizzata nei propri ambienti e questa logica è valida sia per le aziende che per i privati: un'eccellente soluzione per il raggiungimento di questo obiettivo è l'acquisto delle lampadine Led.
Come fare fronte all'aumento delle spese energetiche
Gli ultimi mesi hanno visto un continuo crescere dei costi dell'energia e il contenere l'importo della relativa bolletta è diventato necessario per evitare, o quantomeno ridurre, l'impatto che deriva da questa non piacevole contingenza economica.
Oltre a evitare gli sprechi di questa risorsa, è necessario pensare di variare la natura dell'illuminazione di casa, optando per terminali a basso consumo, ed i Led (Light Emitting Diode) sono la scelta migliore senza, tuttavia, intaccare la funzione di complemento d'arredo che le fonti luminose rappresentano.
Lampadine Led: come diminuiscono il consumo di energia
La tecnologia costruttiva di questo tipo di lampadine è stata progettata per abbattere l'assorbimento di elettricità fino a ben 5 volte rispetto alla tecnologia ad incandescenza (tungsteno), e assicurare nel contempo una sua maggiore durata in termini di numero di accensioni e resistenza agli sbalzi di temperatura; tutto ciò si traduce in una notevole riduzione della necessità di manutenzione.
Come scegliere le lampadine Led per proteggersi dai rincari
Optare per il tipo più indicato di sorgente luminosa Led è importante quanto la sua adozione.
La scelta la si dovrà effettuare sulla base delle proprie necessità e sulla percentuale di risparmio che si desidera raggiungere, e le metriche da considerare per raggiungere l'obiettivo sono:
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- Lumen. Questo coefficiente indica la quantità di luce che il diodo emette;
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- Tipo di luce. Può essere calda o fredda; questa metrica, che prende il nome di calore, è importante perché con essa si può gestire non solo la parte funzionale dell'illuminazione, ma anche quella d'arredamento;
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- Durata dell'accensione. La fase in cui il Led deve svolgere attivamente il suo compito si dovrà tenere presente per scegliere la tipologia migliore delle lampadine;
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- Luogo di posa in opera. L'ambiente dove la lampadina Led dovrà operare rappresenta una delle variabili più importanti che influenzerà la selezione della sua tipologia e delle sue caratteristiche in fase di acquisto. Qualche esempio pratico: per il bagno, al soffitto una lampadina Led da 15-30W e allo specchio da 10W; in camera da letto la sorgente Led avrà 15W al soffitto, mentre 3-5W al comodino; la cucina adotterà al soffitto 20-30W, al piano di lavoro 10-15W e ai fornelli 5-10W; in ripostiglio basterà una singola lampadina Led da 10W e in salotto una lampadina con tecnologia Led da 20W al soffitto, da 8-10W al tavolo e per le zone di lavoro o lettura da 10-15W.
Naturalmente, le potenze sopra indicate sono ottimali per ambienti con estensione nella media: è chiaro che, se le dimensioni dovessero essere al di sopra della norma, sarà auspicabile, ai fini della corretta fruibilità della zona abitativa, aumentarne il valore.
Il consiglio è, comunque, quello di modulare l'intensità della sorgente luminosa, utilizzando la più adeguata al rapporto tra attività svolta e dimensioni della stanza o suo settore.
Lampadine Led: quanto fanno risparmiare
Il modo più efficace per fare chiarezza su quanto l'adozione di questo tipo di illuminazione può far economizzare preziosa elettricità, è porla a confronto con le lampadine classiche a fluorescenza: il risparmio supera il 70%, visto che 500 ore di accensione di un Led equivale a un consumo di 3kWh (cifra che può variare in modo poco significativo a seconda della potenza scelta del diodo), che corrisponde a una media di addebito di circa 2 euro per 1000 ore.
