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De Marinis denuncia gravi carenze nell’ufficio Agricoltura di Taranto

Gianrocco de Marinis Gianrocco de Marinis

«Da cinque anni, nell'ufficio provinciale Agricoltura della Regione Puglia, sede di Taranto, è in atto un vero e proprio esodo di personale causa pensionamento; una situazione che in questo 2020 è destinata a diventare drammatica».

A lanciare l’allarme è Gianrocco De Marinis, presidente dell'ordine dei dottori agronomi e dottori forestali della provincia di Taranto, confermando che «numeri alla mano la situazione dell’ufficio è agghiacciante: se nel 2015 si contavano circa 50 persone, oggi se ne contano 27 ed a fine 2020 saranno solo 17, perchè altre 10 unità sono in procinto di andare in pensione; praticamente in soli 5 anni l’organico risulterà ridotto di due terzi.

in tempi non sospetti, già dal 2018, abbiamo denunciato questa situazione che - continua Gianrocco De Marinis – lede gravemente la nostra attività e quelle delle aziende agricole che seguiamo. A noi dottori agronomi e dottori forestali interessa esclusivamente la soluzione di questo problema che ormai è diventato una vera e propria emergenza.

Più volte gli agronomi e forestali hanno chiesto ai vertici regionali, dapprima nel 2018 come Federazione Puglia e da ultimo a settembre scorso come ordine provinciale, il potenziamento del personale dell'Upa di Taranto, ridotto ormai ai minimi termini.

Il 13 settembre del 2019, in particolare, abbiamo inviato una nota al presidente Michele Emiliano e a tutti i consiglieri regionali della provincia ionica, sia di maggioranza che di minoranza, oltre che ai vari funzionari regionali interessati dalla problematica, illustrando la grave situazione legata alla carenza di personale che si registra ormai da diversi anni negli uffici periferici di Taranto.

Sono passati più di 4 mesi senza che nulla sia cambiato: il personale continua ad andare in pensione, gli uffici si svuotano sempre più e le istanze restano inevase per mesi, con gravi danni per le aziende agricole e per i loro consulenti dottori agronomi e forestali.

Oltre questa situazione -ha poi tuonato Gianrocco De Marinis - l'ufficio provinciale Agricoltura di Taranto è penalizzato anche dall'esser diretto da un dirigente ad interim, persona sicuramente capace ma che, suo malgrado, è poco presente essendo dirigente anche delle strutture periferiche di Brindisi e Lecce; tutti noi apprezziamo comunque l’encomiabile lavoro che, nonostante l’esiguo personale di cui dispone, questi riesce a svolgere.

Pertanto c’è urgente necessità che l'ufficio provinciale venga potenziato con nuovo personale tecnico e qualificato, anche perché oggi, per ovviare alla mancanza di unità, si assegnano istanze a funzionari privi delle competenze specifiche.

Mentre tutti dichiarano di voler aiutare Taranto e il suo territorio ad uscire dalla monocultura industriale, assistiamo invece alla penalizzazione dell’agricoltura ionica, uno dei settori più importanti per la realizzazione di un nuovo modello di sviluppo economico.

Il territorio tarantino, ricco di un’agricoltura straordinariamente fiorente, basti pensare alla zootecnia del versante nord-ovest, alle pregiate produzioni frutticole ed orticole della costa, oltre che alla ricchezza dei boschi e della macchia dell’entroterra, merita tutto il rispetto, che oggi, purtroppo, ci vediamo mancare».

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