
«Prende il via lo sport preferito dai nostri amministratori, del quale sono campioni indiscussi: l’aumento delle tasse».
Così esordisce, in una nota, il segretario cittadino della Lega di Massafra Roberto Giovinazzi.
«In barba agli annunci dell'assessore Di Gregorio e del consigliere Lattanzio - continua il rappresentante della Lega - , le famiglie massafresi in questi giorni stanno ricevendo le cartelle di pagamento della TARI che, contrariamente a quanto dichiarato, apportano aumenti per la maggior parte degli utenti.
Mai come in questo caso siamo dispiaciuti di dover sottolineare che, purtroppo, i nostri precedenti richiami alla ragione erano ben fondati e non mera propaganda, come affannosamente rispondevano gli artefici di questo insensato progetto che, questo sì, è propaganda con aggiunta di retorica, e fatto a spese dei cittadini, dato che le strade periferiche di Massafra e molte strade del centro storico sono praticamente discariche a cielo aperto.
Ma la TARI aumenta, sempre e comunque! E come se non bastasse, è arrivato al pettine anche il nodo TOSAP (tassa per l'occupazione di spazi ed aree pubbliche), comunemente nota come tassa sul passo carrabile, inteso come un qualsiasi sbocco di un’area privata su un’area di pubblico passaggio.
Nel caso di Massafra la TOSAP al suo interno nasconde anche un’insidia ovvero viene scorrettamente richiesta anche a chi possiede un accesso a piano strada, denominato "accesso a raso" cioè senza alcuna interruzione di marciapiede e senza alcuna opera atta a facilitare l'accesso che muti il piano stradale o delimiti in qualche modo l'area interessata.
Su questa tipologia di accesso si è espressa infatti la Corte di Cassazione con sentenza n° 16733 del 27 luglio 2007 facendo finalmente chiarezza per tutti gli italiani, ma non per i nostri amministratori, dato che molti cittadini ci riferiscono di aver ricevuto la richiesta di pagamento della tassa anche per questa tipologia di passaggio che, vogliamo ribadire con forza, non dovrebbe essere pretesa.
Caro sindaco e carissimi amministratori, dopo avervi ammirato nella più creativa delle performance trasformiste alle recenti elezioni Europee, dove il colore dell'amministrazione passava dal rosso scarlatto all'azzurro brillante, con la cittadinanza che ha assistito attonita alla frammentazione politica al vostro interno, uno spettacolo tanto indecoroso quanto finalmente chiarificatore della vostra inconsistenza politica, ci prendiamo a malincuore questa pioggia di tasse e accettiamo la bufera dei pagamenti in questo mese di maggio dal meteo impazzito, fiduciosi che la bella stagione che ci avete promesso dai palchi della campagna elettorale stia per arrivare.
Il 72% dei massafresi vi ha creduto capaci di guidare le famiglie come i pastori guidano il proprio gregge. Adesso siamo terrorizzati dall'estate che, si sa, in pastorizia è la stagione della tosatura. Ma per fortuna, come i recenti risultati elettorali insegnano, per i massafresi il tempo delle pecore è ormai finito».
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