I consiglieri di opposizione
Hanno abbandonato l'aula nel corso dell'ultima assise comunale convocata dal presidente del consiglio Francesco Tartarelli.
Così, i consiglieri di opposizione Marta Sasso, Angelo Laterza, Vito Greco, Angelo Lattarulo, Leopoldo Rogante e Arcangelo Montanaro hanno contestato apertamente il modus operandi dell'ufficio di presidenza e del sindaco di Mottola Giampiero Barulli.
Ma andiamo con ordine: secondo quanto riferito in conferenza stampa dalle forze di opposizione, nel novembre dell'anno passato i sei consiglieri di minoranza avrebbero formalmente richiesto la convocazione straordinaria del consiglio in adunanza pubblica per discutere l'annosa e irrisolta vertenza occupazionale dell’azienda tessile Albini, una grana che coinvolge oltre 100 lavoratori.
«Lo richiese un quinto dei consiglieri eppure, in barba ai regolamenti, il presidente ha convocato il consiglio solo a distanza di 5 mesi. Un lasso di tempo enorme, durante il quale abbiamo inviato numerosi solleciti al prefetto».
I consiglieri comunali di opposizione, oltre a contestare le tempistiche (il consiglio si sarebbe dovuto svolgere entro 20 giorni) contestano anche le modalità di convocazione: «il presidente doveva indire una “adunanza consiliare aperta” ed invitare come richiesto parlamentari, rappresentanti della Regione, della Provincia, di altri comuni, delle associazioni sociali, politiche e sindacali interessate al tema da trattare data la rilevanza sociale degli argomenti trattati.
Il presidente del consiglio aveva il dovere di invitare i rappresentanti dell’Albini, quelli dell’azienda interessata all’acquisto, i lavoratori, i sindacati, oltre, evidentemente, agli esponenti politici, parlamentari e consiglieri regionali interessati alla vertenza in atto.
Che senso ha - ha chiesto l'opposizione - adunare il consiglio senza la presenza dei soggetti protagonisti della vicenda e senza quella parte della politica e delle istituzioni in grado di tentare di tracciare la strada di una definizione?».
Ma, evidentemente, non è tutto: «articoli alla mano, in questo tipo di adunanza può essere trattato il solo argomento all’ordine del giorno invece il presidente, piuttosto che convocare una seduta monotematica, ha inserito la discussione come sedicesimo ed ultimo punto all’ordine del giorno dell'ultima assise comunale.
Per questi motivi, restando in attesa di una pronta, e si spera questa volta legittima, nuova convocazione, abbiamo deciso di ritirare tutte le interrogazioni e le mozioni presentate, abbandonando l'aula in segno di protesta».
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