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I DIECI ANNI DELLA RIAPERTURA DEL SEMINARIO MINORE DIOCESANO

I DIECI ANNI DELLA RIAPERTURA DEL SEMINARIO MINORE DIOCESANO I DIECI ANNI DELLA RIAPERTURA DEL SEMINARIO MINORE DIOCESANO | © Massafra

Il Seminario Minore Diocesano “Giovanni Paolo II” di Castellaneta festeggia il suo decimo compleanno. Lunedì 23 ottobre, nella chiesa della Madonna del Carmine presso il Centro Pastorale Lumen Gentium, si è svolta la celebrazione per il decimo anniversario della riapertura del nostro Seminario Minore, avvenuta nel settembre del 2007, per volontà del Vescovo Mons. Pietro Maria Fragnelli.



A partire dagli anni Settanta del secolo scorso, infatti, la nostra Diocesi non aveva più un seminario minore per l’esiguo numero di seminaristi, che per questo motivo furono poi accolti nel seminario arcivescovile di Taranto, fino alla fine degli anni Novanta. Oggi la comunità del nostro Seminario accoglie quattro seminaristi, di cui due originari di Massafra, Lorenzo e Antonio, provenienti rispettivamente dalla Parrocchia del Sacro Cuore di Gesù e dalla Parrocchia di San Lorenzo Martire, e due di Palagiano, Lorenzo e Rocco, entrambi della Parrocchia Maria Santissima Annunziata. Accanto al Vescovo Claudio, che ha presieduto la concelebrazione, il Rettore del Seminario, don Mauro Ranaldi, l’Assistente, don Roberto Pignatelli, il Direttore Spirituale, don Lorenzo Cangiulli, e altri sacerdoti diocesani, tra cui don Oronzo Marraffa, primo Rettore del Seminario dopo la riapertura. Era presente, inoltre, il Rettore del Seminario di Taranto, don Davide Errico. Ad accompagnare la comunità del Seminario, parenti, amici e parrocchiani delle parrocchie di provenienza dei seminaristi. Nella sua omelia il Vescovo Claudio ha sottolineato l’importanza della presenza, in Diocesi, del Seminario Minore, affermando che: “E’ giusto invocare la presenza del Signore all’inizio di questo nuovo anno per il Seminario, aprendo le porte a tutte le persone coinvolte nella vita del Seminario Diocesano, che non è luogo riservato della nostra Chiesa Diocesana, ma luogo di tutti i fedeli, che devono tenerlo a cuore. Deve essere preoccupazione di tutti pregare per il Seminario, piccolo ma importante segno, realtà viva della Diocesi, che garantisce il futuro della Chiesa, che senza sacerdoti non può esistere. Dobbiamo guardare al Seminario come luogo che ha qualcosa da dire a tutti: ci dice di fidarci di Gesù. In una società dove si pensa solo a sé stessi, il centro è fuori di noi, è il Signore. Il Seminario diventa così luogo provocatorio, che ci aiuta a mantenere pura la nostra fede e ci fa crescere come discepoli, senza perdere la nostra umanità, ma scoprendo la strada pensata per noi dal Signore. Se viviamo sentendoci chiamati, la nostra esistenza si trasfigura e quello che facciamo diventa bello e ancora più importante, perché scopriamo che rientra in un progetto. Preghiamo per il Seminario, facciamogli sentire la nostra vicinanza”. Durante la celebrazione eucaristica, il ricordo del Santo Papa Giovanni Paolo II, di cui il Seminario ha ospitato in questi giorni una reliquia proveniente dal Santuario Diocesano Mater Domini di Laterza.

FONTE www.adessocastellaneta.it

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