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“Imparo, lavoro e vivo da solo!”: percorsi di autonomia per persone con disabilità

la locandina la locandina

L'Ambito Sociale 1 presenta il progetto “Imparo, lavoro e vivo da solo!” : percorsi di autonomia per persone con disabilità, con l'obiettivo di migliorarne l'autonomia e offrire loro opportunità di accesso nel mondo del lavoro, anche attraverso la tecnologia informatica.

L’obiettivo generale è l’accelerazione del processo di de-istituzionalizzazione delle persone con disabilità al fine di migliorare la loro autonomia e offrire opportunità di accesso al mondo del lavoro, anche attraverso un percorso formativo per acquisire abilità informatiche che permettono una più facile accessibilità al mondo del lavoro.

Le tre linee di intervento a cui parteciperanno tutti i soggetti individuati quali beneficiari sono:

a) percorsi di autonomia abitativa in coabitazione da svilupparsi in gruppo appartamento di proprietà pubblica;
b) percorsi di accompagnamento e avviamento al lavoro con attivazione di corsi di formazione per il potenziamento delle competenze digitali;
c) percorsi di tirocini formativi da espletarsi mediante enti accreditati in materia di avvio al lavoro che metteranno in contatto l’utenza con le aziende del territorio disponibili ad accogliere i percorsi di tirocinio, anche a distanza, e a strutturare una rete di collegamento con le agenzie per il lavoro presenti sul territorio.

La partecipazione al progetto è per tutte quelle persone dai 18 ai 64 anni che hanno una disabilità. Per ciascuna verrà stilato un progetto individualizzato, che rispecchierà i bisogni e gli obiettivi che si intendono raggiungere, nel rispetto della propria storia familiare e personale, acquisita dopo un attento colloquio con l’equipe di Ambito TA/1.

Il progetto individualizzato è il punto di partenza per promuovere un percorso per raggiungere l’autonomia ed una vita indipendente, desiderio che ogni ragazzo normodotato auspica.

Perché quindi non provare a cambiare le sorti anche di un ragazzo o ragazza con disabilità per evitare l’istituzionalizzazione?

Ogni persona ha il diritto di mettersi in gioco, di provare che può farcela a vivere da solo o a vivere con ragazzi con le stesse problematiche.  Il progetto è una sfida a guardare oltre la disabilità, a riconoscere i propri limiti ma anche le proprie potenzialità. Solo così si potrà costruire una comunità in cui tutti avranno la possibilità di progettare il loro futuro.

La rete familiare sarà un importante volano per mediare nell’attuazione del progetto, per aiutare i ragazzi o le ragazze a spiccare il volo. Anche per le famiglie diventerà un’importante risorsa per un dopo di loro, sapendo che il proprio figlio vivrà con altri compagni di viaggio e non peserà su nessuno.

Il programma è sperimentale, durerà tre anni, il numero dei posti è limitato a un massimo di 12 persone.

Per informazioni o per un colloquio anche solo conoscitivo è possibile contattare l’equipe di Ambito TA/1: 

Dottoressa Raffaella Santantonio (assistente sociale specialista) 099/8290391

Dottoressa Maria Franca Mastronardi (Educatrice professionale socio -pedagogico) 099/8290233. 

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