
Un momento importante, vissuto con orgoglio e senso di appartenenza: il giovane Vito Maria Latorrata ha sostenuto l’esame di terza media all’Istituto comprensivo Manzoni - San Giovanni Bosco di Mottola, presentandosi in uniforme scout.
Un gesto semplice ma carico di significato, che unisce il valore dell’impegno scolastico a quello della vita associativa e dei principi scout. Vito Maria è membro del gruppo scout Palagiano 1, realtà che da anni forma ragazzi e ragazze all’impegno civile, al rispetto dell’altro e all’amore per la natura.
Indossare l’uniforme proprio il giorno dell’esame è stato per lui un modo per onorare il cammino compiuto all’interno del gruppo e i valori che quotidianamente cerca di vivere con coerenza. Ha frequentato la scuola secondaria di primo grado a indirizzo musicale, nella classe dei pianoforti, distinguendosi per impegno e passione.
Ma la sua sensibilità artistica lo ha portato anche oltre: durante i concerti scolastici ha avuto l’occasione di esibirsi come violinista, strumento che ha coltivato parallelamente, dando prova di versatilità e dedizione. Questo percorso musicale si intreccia armoniosamente con quello scout: due mondi diversi ma accomunati dagli stessi valori di disciplina, creatività, collaborazione e ascolto.
E proprio questi valori sono stati il cuore del suo elaborato d’esame, dal titolo “Il potere di un ideale”, interamente dedicato allo scoutismo. Un percorso toccante e riflessivo, che ha preso il via con le note di Sogna ragazzo sogna, celebre brano di Roberto Vecchioni, scelto per introdurre il valore della speranza, della coerenza e della forza dei sogni.
Attraverso il suo intervento, Vito Maria ha voluto sottolineare come gli ideali scout non siano prerogativa di pochi, ma rappresentino valori universali, capaci di diventare fari nella vita quotidiana di ciascuno. L’esposizione si è conclusa con un altro brano simbolico, L’isola che non c’è di Edoardo Bennato: una chiusura poetica e intensa, con la quale Vito Maria si è congedato augurando a tutti i suoi compagni di seguire sempre con passione la propria stella, ovunque essa li guidi.
Il lavoro, appassionato e ben costruito, ha suscitato grande apprezzamento e si è concluso con un lungo applauso da parte di tutta la commissione d’esame, colpita dall’autenticità, dalla maturità e dalla sensibilità emersa. A coronare questo percorso è arrivato il massimo riconoscimento: la votazione di 10 e lode.
L’uniforme scout, in questo contesto, è diventata il simbolo tangibile di un’identità forte e consapevole, e rappresenta un ponte tra il presente e il futuro: quello di un giovane che guarda avanti con determinazione, guidato dai principi dell’onestà, del servizio e della solidarietà.
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