
Interdittiva al consorzio Nestore: il Comune di Massafra spiega come stanno le cose.
Il sindaco Fabrizio Quarto e l’assessore alle Politiche Sociali Maria Rosaria Guglielmi hanno reso note le modalità con le quali l’ente sta operando sulle problematiche rappresentate dal personale dipendente.
Nei giorni scorsi, lo ricordiamo, il Consiglio di Stato ha respinto il ricorso cautelare, confermando l’interdittiva antimafia al consorzio Nestore, operante anche nei servizi sociali dell’Ambito Territoriale di Massafra (Massafra, Mottola, Palagiano e Statte).
«La pubblica amministrazione - hanno spiegato Quarto e Guglielmi - è stata sin dall’inizio accanto ai lavoratori e ha sempre fatto tutto ciò che la legge le consente in qualità di stazione appaltante e le procedure sono state fatte correttamente e in maniera trasparente.
L’amministrazione - hanno proseguito sindaco e assessore - ha vigilato sin dal mese di maggio ovvero da quando è stata comunicata dalla prefettura l’interdittiva nei confronti del consorzio, trattando il punto anche in un consiglio comunale dedicato.
Tutto l’iter seguito è stato spiegato ai sindacati, anche da ultimo con una nota ufficiale dell’8 settembre, nella quale l’Ambito Ta/2, con capofila il comune di Massafra, aveva comunicato loro di aver già provveduto a formale contestazione di inadempienza retributiva nei confronti del consorzio Nestore, aggiudicatario dell’appalto del servizio CAF/ADE.
Contestualmente l’ambito aveva dato avvio al procedimento sostitutivo della stazione appaltante nel pagamento delle retribuzioni arretrate sospendendo la liquidazione delle ultime fatture emesse dalla cooperativa per i servizi resi.
Nella lettera inviata ai sindacati era stato anche precisato che erano stati interrotti i rapporti contrattuali con il consorzio in questione, raggiunto da interdittiva antimafia, confermata con sentenza del Consiglio di Stato solo a fine agosto, provvedendo alla formale revoca dell’aggiudicazione dell’appalto di segretariato e che sono in corso le procedure per il passaggio di gestione del servizio CAF/ADE al secondo classificato della relativa gara.
L’ambito ha comunque ritenuto, proprio in considerazione delle posizioni lavorative, garantite dalla cosiddetta clausola sociale, di non interrompere i servizi erogati, assicurandone la prosecuzione.
In ultimo, il Comune di Massafra, preso atto dell’interruzione dell’utenza dedicata da parte del gestore, ha provveduto ad assegnare, a proprie spese, al servizio CAF/ADE un cellulare aziendale per consentire il regolare svolgimento del servizio. A confermare l’interesse dell’amministrazione e della stazione appaltante alle problematiche rappresentate dai lavoratori, l’ambito assicura la propria presenza al tavolo convocato dal prefetto affinché venga precisata in maniera compita e puntuale, e in un consesso ufficiale, la posizione dell’amministrazione».
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