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Il valore educativo della musica: interessante convegno dell'istituto Diaz di Laterza

Il convegno Il convegno

Si è svolto mercoledì 24 febbraio in modalità online un convegno organizzato dall’istituto comprensivo Diaz di Laterza dal titolo: “Il valore educativo e formativo dell’apprendimento pratico della musica”.

All’evento a cui hanno partecipato numerosi docenti, genitori, alunni e musicisti si è discusso del binomio musica-scuola. I curati e interessanti interventi hanno fornito da varie prospettive il valore formativo della musica e della sua applicazione attraverso la pratica strumentale.

Il Dirigente scolastico Fabio Grimaldi che ha introdotto e coordinato l’evento in premessa ha specificato che la competenza musicale deve essere potenziata per il suo valore formativo e per la riconosciuta azione di sviluppo delle capacità cognitive, in particolare quelle del pensiero creativo e divergente.

Nei saluti il sindaco di Laterza Francesco Frigiola ha ribadito la necessità di avere momenti e strumenti formativi che agevolino la pratica musicale nelle scuole. Con l’occasione è stata ricordata la collaborazione con la scuola per il concorso bandito dalla Presidenza del Consiglio sui diritti delle donne, allorquando la scuola vinse il primo premio con la produzione di una canzone a cui lo stesso sindaco collaborò e che valse la visita al quirinale alla presenza del presidente della Repubblica Mattarella.

Il consigliere regionale Gianfranco Lopane nel suo intervento ha ribadito l’impegno e la vicinanza delle istituzioni ai bisogni e alle sollecitazioni della scuola mostrandosi entusiasta del potenziamento delle attività musicali.

Sono seguiti i saluti del presidente del consiglio dott. Giuseppe Tucci e del docente Antonio Guida peraltro compositore e promotore di iniziative musicali nel territorio.

L’intervento del musicista Pietro Lazzazzera, docente di strumento musicale chitarra ha esaltato il valore sociale della pratica musicale e quello educativo e formativo dei giovani che si affacciano a questo mondo che da un lato risultano più pronti ad affrontare anche le altre discipline e dall’altro acquisiscono competenze che faranno parte del personale bagaglio culturale e artistico

Mario Rosini, docente di conservatorio a Matera, ricorda la tradizione musicale del territorio e trova fondamentale che la stessa venga sostenuta con iniziative anche strutturate che provengano dal mondo della scuola. Si mostra pronto, come ha fatto in passato a collaborare con la scuola per supportare la pratica musicale.

Il maestro Vincenzo Perrone anch’egli docente dal conservatorio di Matera, direttore d’orchestra e dal ricco curriculum ricorda le esperienze musicali vissute a scuola e ribadisce l’importanza di incrementarle. Anche esperienze come la banda cittadina sono da valorizzare.

La chiusura del convegno è stata affidata all’autorevole relazione di Annalisa Spadolini, Docente-ricercatore, Funzionario presso il Dipartimento per il Sistema Educativo di Istruzione e Formazione del MI, Direzione Generale per il personale scolastico - Ufficio Formazione docenti e coordinatrice nazionale del Nucleo tecnico Operativo del Comitato nazionale per l’apprendimento pratico della musica per tutti gli studenti, presso il Ministero dell’Istruzione presieduto dal Prof. Luigi Berlinguer già Ministro della Pubblica Istruzione.

Musicista professionista, flautista, ha suonato in diverse orchestre nazionali italiane come primo flauto solista, è stata anche primo flauto dell'Orchestra Giovanile Europea e promotrice di molteplici iniziative e progetti a livello nazionale sul tema musica. Ha anche partecipato alla stesura di leggi sulla pubblica istruzione in particolare al piano delle arti.  L’intervento della professoressa molto apprezzato dai presenti ha fornito dati sullo stato attuale della pratica musicale in Italia. Attualmente 1846 scuole, circa un terzo delle secondarie di primo grado sono ad indirizzo musicale. Ha spiegato l’impegno e le risorse legislative e finanziarie, In una seconda fase ha riportato i macro risultati dell’introduzione più massiccia della pratica musicale nelle scuole. La sensibilità artistica che si acquisisce e che non deve necessariamente essere supportata da un talento dei bimbi è patrimonio personale ma anche della comunità. Questo percorso contribuisce a costruire società più armoniose e musicali.

Nel finale alcuni interventi dei presenti hanno dato la possibilità alla professa Spadolini di arricchire ulteriormente la discussione. 

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