
Si conoscerà questa sera la marcia vincitrice del "Concorso Nazionale per Marce Inedite della Passione Città di Mottola”, giunto alla sua 16^ edizione, dopo mesi di intenso lavoro organizzativo.
Al termine del concerto, in programma per le 19:30 nella chiesa di Santissima Maria Assunta, una giuria di qualità avrà il compito di assegnare i premi, alla presenza dei musicisti giunti, per l’occasione, a Mottola, da ogni parte d’Italia. A presiederla sarà il maestro Giovanni Tamborrino, compositore e docente di percussioni presso il conservatorio “Duni” di Matera.
Non si conoscono né i titoli delle marce né i nomi dei compositori. Ogni giurato, in tutto cinque compreso il presidente, dovrà esprimersi semplicemente ascoltando le marce cui è abbinato un codice. La sequenza dell’esecuzione sarà stabilita sul momento per sorteggio.
Come sempre le marce finaliste sono 5, selezionate, quest’anno, tra le 21 partecipanti. Tre sono siciliane e due pugliesi. Sono state selezionate da una giuria, presieduta dal maestro Giuseppe Salatino, direttore artistico della manifestazione. Un lungo lavoro di ascolto e di lettura delle partiture che, secondo gli organizzatori, ha portato a scegliere delle composizioni di altissima qualità. Marce, queste, che segneranno anche la processione dei misteri del venerdì santo.
Questa sera, ad eseguirle, sarà l’"Orchestra di Fiati Santa Cecilia - Città di Taranto", presente al gran completo, con circa quaranta musicisti. A dirigerla, il maestro Giuseppe Gregucci, tra l’altro vincitore, per ben due volte, dello stesso concorso.
L’iniziativa è organizzata, con il patrocinio del Comune di Mottola, dalla confraternita del Santissimo Sacramento e Rosario, che vede come priore Nicola Ciarella. A dare il saluto di benvenuto ai presenti sarà il parroco e guida spirituale l’arciprete don Sario Chiarelli. Oltre al sindaco Giampiero Barulli, interverrà anche il vescovo della diocesi di Castellaneta Claudio Maniago.
Questo concorso ha una specifica finalità: cercare di recuperare e tramandare alle giovani generazioni la tradizione bandistica. Pertanto, che sia nato proprio a Mottola, non risponde a semplice casualità, poiché la cosiddetta “spia dello Ionio” è da secoli considerata la patria del canto e, soprattutto, della bella musica, quella che sa appassionare e suggestionare.
La manifestazione è unica nel suo genere, non ha eguali in Italia e, per questo, può vantare un riconoscimento speciale: la medaglia conferita nel 2012 dalla Presidenza della Repubblica, a testimonianza dell’alto profilo culturale, ma anche dell’interesse, che va ben oltre i confini regionali, riuscendo a coinvolgere anche conservatori e istituti musicali.
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