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I Terraròss pubblicano “Ballo a contrabbando”, positività in musica

Ballo a contrabbando Ballo a contrabbando

Da sabato 27 marzo è disponibile in formato fisico e su tutti i digital store “Ballo a contrabbando”, il nuovo album dei Terraròss: una raccolta di inediti, implementata da due lavori già editi, realizzata grazie alla Programmazione Puglia Sounds Record 2020/2021” Regione Puglia – FSC 2014/2020 – Patto per la Puglia - Investiamo nel vostro futuro”.

I suonatori e menestrelli della bassa Murgia giungono con questo nuovo lavoro, edito da Stranamente Music di Rosario Sportelli, al loro quinto album. Registrato totalmente alla frequenza di 432 Hertz, quella naturale della sfera terrestre, è un album certamente segnato dall’importante esperienza in Africa, dove i Terraròss sono stati impegnati per la manifestazione “Musique et Spectacle”, promossa dall’Ambasciata Italia a Conakry in Guinea e dal Nuovo Coronavirus, causa della pandemia.

«Questo lavoro - spiega Dominique Antonacci, frontman del gruppo - viene a seguito della nostra performance africana ed è segnato dal Covid, perché lo abbiamo registrato durante il lockdown e le numerose restrizioni, tra permessi e autocertificazioni. In questo arco di tempo il ballo era ed è necessariamente vietato. Ma noi lo abbiamo fatto proprio pensando a questa azione proibita. Quindi ci è sembrato simpatico giocare su questo aspetto, considerando che il ballo non nuoce alla salute, anzi come la taranta ci insegna è anche terapeutico».

L’album contiene 11 inediti ispirati principalmente al ballo, alla danza di piazza, quella che i Terraròss propongono durante i lori concerti. Per tale motivo pizzica, tarantelle e tammuriate si fondono con generi quali lo ska, la latin e l’afro, per un mix sonoro che punta a far divertire l’ascoltatore e far saltare il fruitore di un concerto, come evidenza la quadriglia presente tra le canzoni di questa raccolta. Completano l’album due inni, “Apulia” dedicato alla Puglia e “La terra” a Madre Natura.

«L’album raccoglie varie danze, numerose sonorità, satira pungente e tradizione, non ci siamo trattenuti, abbiamo detto tutto quello che pensavamo! Lo abbiamo fatto pensando alle piazze. Mentre creavo le ritmiche, le ballavo, facevo i passi e ragionavo su quanto potesse avere effetto sulla gente in piazza che si divertirà con noi, durante i concerti».

Il lavoro di ricerca da sempre svolto dai Terraròss continua anche in “Ballo a contrabbando” non solo a livello musicale, ma anche testuale. All’interno dell’album ci sono canzoni che pescano dalla tradizione di Castellaneta  la storia di un uomo ricco, “u splazz”, che sebbene abbia perso tutto mantiene un tono e nonostante gli sfottò, ricorda a tutti di godersi la vita finchè si può. E ancora, per la prima volta i Terraròss escono dai loro confini e con “Regina” mettono le mani e i suoni su un testo siciliano, scritto da Vito Ubaldini e da loro musicato.
 

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