Parrucchieri«C'è bisogno di maggiore fiducia tra esercenti e clienti, per guardare con un minimo di positività al futuro, a breve e medio termine. Questo allarmismo non serve».
Non ci stanno parrucchieri ed estetisti di Massafra intervistati dopo l'allarme lanciato dal Codacons.
Dal 18 maggio, dopo due mesi di inattività dovuta al lockdown per il Covid-19, molte attività commerciali e artigiane hanno riaperto, sperando nella ripresa del mercato.
Il Codacons, associazione dei consumatori, ha lanciato l'allarme circa aumenti generalizzati dei prezzi nel settore di estetisti e parrucchieri, con punte anche del 25%, e con l'aggiunta di presunti "costi Covid" di 10 euro a scontrino.
In proposito da un gruppo di parrucchieri ed estetisti di Massafra arriva una secca smentita.
Anche se costretti, dopo due mesi di mancati incassi e di scadenze da onorare, a sopportare ulteriori costi per riprendere l'attività, adeguandosi ai protocolli di sicurezza anti-contagio con acquisto dei prodotti e dispositivi previsti dalle ordinanze nazionali e regionali, molti hanno lasciato invariato il proprio listino prezzi, altri hanno invece praticato aumenti contenuti, nell'ordine di 1 o 2 euro per prestazione.
Ben lontani dal 25% di cui parla il Codacons e che, a ragione, spaventa i clienti, anch'essi colpiti dalla crisi economica generata dal Coronavirus, che è facile prevedere non abbia ancora dispiegato tutti i suoi effetti sulla economia e sul mercato.
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