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Poliambulatorio di Massafra trasferito a Statte? La risposta del PD

Domenico Lasigna e il Presidio Territoriale di Assistenza Matteo Pagliari di Massafra Domenico Lasigna e il Presidio Territoriale di Assistenza Matteo Pagliari di Massafra © ViviWebTv

«I poliambulatori di Massafra non saranno trasferiti».

Esordisce così, in una nota inviata alla stampa, il segretario cittadino del Partito Democratico e vicesindaco del Comune di Massafra Domenico Lasigna rispondendo al consigliere comunale di Fratelli d'Italia Saverio Ramunno che, durante lo scorso consiglio comunale, ha interrogato l’amministrazione Quarto sulla «Probabile migrazione dei poliambulatori specialistici da Massafra a Statte» (clicca qui per rileggere l'articolo).

«Le notizie diffuse da Fratelli d'Italia sono senza alcun fondamento, pretestuose e totalmente inventate.

Assistiamo, per l’ennesima volta, alla solita pantomima della destra che, inventandosi un problema, prova a creare allarmismo per alzare l’attenzione su un tema piuttosto che su un altro, al fine di strumentalizzarlo per proprio tornaconto politico. Questa volta la messinscena attiene ai servizi sanitari fruibili nel nostro territorio, sull’ospedale di Massafra, tema a cui i nostri concittadini sono fortemente sensibili.

La programmazione e la normale attività ambulatoriale non stanno subendo nessuna restrizione rispetto all’offerta delle prestazioni sanitarie che viene elargita dal nostro nosocomio.

La sanità è una materia seria e ostica e ogni volta che qualcuno scrive un commento sui social non può essere oggetto di interrogazione al management dell’azienda sanitaria.

Né tanto meno si può convocare un direttore generale soltanto per verificare voci da bar. Infatti non esiste nessun atto pubblico che giustifichi l’allarmismo creato.

Lo stesso direttore generale dell’Asl Taranto era già intervenuto diversi mesi fa sull’argomento per spiegare la situazione della nostra struttura ospedaliera e specificare gli investimenti che presto si trasformeranno in cantiere.

Oggi sarebbe più opportuno chiedere al direttore generale un cronoprogramma da attuare, da ora ai prossimi tre anni, per ridurre le liste di attesa e per migliorare la qualità dei servizi del nostro territorio per evitare che la sanità diventi sempre meno un bene pubblico e che si aumenti sempre più il divario tra le classi sociali.

Per noi, il Comune di Massafra deve attivarsi per essere pronto con le nuove direttive degli "Ospedali della Comunità", delle "Case della Salute" e dei COT, per integrare anche l’offerta dei servizi sociali in queste nuove strutture. Per ora, non ci sembra che siano giunte proposte in tal senso dai consiglieri di opposizione.

Le discussioni in Consiglio comunale si sono ridotte a semplici battute che non permettono alcun tipo di approfondimento e su argomenti di cui i Comuni non hanno competenza.

Su una materia come la sanità c’è bisogno di conoscenza e soprattutto di senso di responsabilità».

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