
La discarica in contrada “La Chianca“ a Manduria dal 1 novembre è tornata in attività.
Pertanto, i 17 comuni del comprensorio orientale della provincia jonica, facenti parte dell’ex Ato Ta 3, tornano a conferire la parte indifferenziata dei rifiuti nella mega discarica, chiusa poiché satura nel novembre 2013. Da allora, il conferimento avveniva alla CISA SpA di Massafra, con provvedimento dell’ Oga, organo di governo d’ambito che gestisce i flussi dei rifiuti a livello provinciale.
A gestire gli impianti della discarica sarà sempre la società Manduriambiente SpA, che per gli stessi impianti ha già presentato un progetto di ampliamento con certificato Via già ottenuto, che consentirebbe conferimenti per circa 390mila metri cubi di rifiuti. In questo caso, però, dovrà solo riempire la parte della colmata resasi disponibile con l’abbassamento fisiologico della massa di rifiuti, dovuto all’assestamento del materiale organico precedentemente interrato, per circa 20mila mc.
A deciderlo è stata la Regione Puglia che in data 24 ottobre 2016 ha inviato una nota alla società e ai comuni interessati. Soddisfazione del sindaco di Manduria, Roberto Massafra: «Risparmieremo più di 30mila euro e in più avremo un ristoro per ogni tonnellata di rifiuto conferito dagli altri comuni». La conferma dall’assessore all’Ambiente, Amleto Della Rocca: «La quota di conferimento è di poco inferiore ai 120 euro per tonnellata. E rispetto al conferimento all’impianto CISA di Massafra abbiamo anche un risparmio sul trasporto».
Fibrillazioni a Manduria dalle opposizioni e dagli ambientalisti: si chiede la convocazione urgente del Consiglio Comunale e si propone un ricorso al Tar rispetto alla Determina regionale del 30 settembre 2016, n. 169, che ha di fatto aggiornato l’AIA in favore dell’impianto gestito da Manduriambiente.
Redazione ViviMassafra
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