
«Così come avevo preannunciato, stamattina ho depositatoinsieme al collega Casili e ad altri, un emendamento al disegno di legge sulla “Disciplina regionale dell’utilizzo delle acque superficiali e sotterranee”, che andrà in discussione nella seduta del consiglio regionale di martedì 15 aprile. Con quell’emendamento ho chiesto, ancora una volta, la sospensione del pagamento del tributo 630 al consorzio unico di bonifica, nonché l’annullamento delle procedure di riscossione e dei procedimenti esecutivi». Così il consigliere regionale Antonio Paolo Scalera.
«In questo modo - ha aggiunto - quel pagamento potrà essere ripristinato a partire dall’annualità successiva all’approvazione del piano generale di bonifica e del nuovo piano di classifica e a seguito dell’avvenuta esecuzione dei lavori di manutenzione e dei necessari interventi pubblici di bonifica.
Nel consiglio regionale del 1 aprile scorso - ha proseguito Scalera - la mozione, a firma mia e del collega Casili e di tanti altri colleghi, dopo aver trovato l’approvazione in consiglio regionale con 19 voti favorevoli e 17 contrari, fu definita "strumento illegittimo" dal Governo regionale.
Pertanto, oggi, alla luce di quella decisione ho depositato l’emendamento per chiedere a tutto il consiglio regionale di esprimersi nuovamente sulla sospensione del tributo 630 e l’annullamento di tutte le procedure di riscossione e dei procedimenti esecutivi nella speranza che tutti i colleghi che hanno sostenuto la mozione facciano identica scelta votando l’emendamento che, se approvato, darà all’organo legislativo la possibilità di determinare le scelte scelte a tutela dei nostri agricoltori».
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