Una determinazione ufficializzata lo scorso 2 marzo, nel corso del consiglio intercomunale di Gravina in Puglia, ha ribadito con forza la contrarietà dell'intero versante alla localizzazione del Deposito nazionale unico dei rifiuti radioattivi e del Parco tecnologico sul territorio.
Il consiglio si è svolto alla presenza dei sindaci di Gravina in Puglia (ente promotore dell'iniziativa), di Altamura, Laterza, Matera, Santeramo in Colle, Poggiorsini e Irsina, e di diversi parlamentari, consiglieri regionali e comitati pugliesi.
Una contrarietà nel merito e nel metodo, ribadita a più riprese dai rappresentanti istituzionali di un territorio a vocazione turistica e agricola, che non può essere individuato per conservare scorie nucleari.
Le notizie del giorno sul tuo smartphone
Ricevi gratuitamente ogni giorno le notizie della tua città direttamente sul tuo smartphone. Scarica Telegram e clicca qui