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Sport ed inclusione: il grande Baskin a Massafra

Baskin Baskin

Sabato 6 aprile alle 16:30, il Pala Giovanni Paolo II di Massafra e la Teknical Sport vivranno per la prima volta una nuova esperienza ospitando un turno del campionato regionale baskin.

Il termine baskin nasce dall’unione di due parole basket e inclusione, che rappresentano perfettamente la definizione e la natura di questa disciplina: ispirato al tradizionale basket, la principale differenza è che possono giocare, nella stessa squadra, disabili e normodotati, di qualsiasi età, di qualunque sesso, nato per dare a tutti il diritto di esprimersi al meglio, con l’idea che solo così si può realizzare la vera integrazione. Il baskin, infatti, permette la partecipazione attiva di giocatori con qualsiasi tipo di disabilità (fisica e/o mentale) che consenta il tiro in un canestro. In questo modo, si mette in discussione la rigida struttura degli sport ufficiali fino a diventare un vero e proprio "laboratorio di società" anche da promuovere nelle scuole.

Come si gioca? C’è un ingegnoso sistema di regole del baskin, pensato per adattarsi a giocatori: su tutti, le più importanti: alle due aree tradizionali del basket si aggiungono due aree laterali (all’altezza del centrocampo) per un totale di 6 canestri posti ad altezze diverse; presenza in campo di 6 giocatori per squadra; ogni giocatore ha un ruolo definito dalle sue competenze motorie e ha di conseguenza un avversario diretto dello stesso livello (decisa in base a specifici test ed una commissione tecnica può valutarne l’idoneità durante le partite), dal quale a sua volta derivano diverse regole da rispettare; quattro tempi da 8 minuti ciascuno.

Il significato: Le regole che caratterizzano tale attività servono a valorizzare il contributo di ogni ragazzo/a all’interno della squadra, personalizzando la responsabilità di ogni giocatore durante la partita. Questo approccio permette di superare positivamente la tendenza spontanea ad un atteggiamento «assistenziale» a volte presente nelle proposte di attività fisiche per persone disabili.

Anche i ragazzi normodotati beneficiano di questo percorso. Infatti nel baskin essi imparano ad inserirsi e ad organizzare un gruppo che conta al suo interno gradi di abilità differenti. Essi devono così sviluppare nuove capacità di comunicazione mettendo in gioco la propria creatività e instaurando relazioni affettive anche molto intense. Inoltre, la condivisione degli obiettivi sportivi coi ragazzi disabili permette loro di apprezzare le ricchezze e le capacità che la diversità porta con sé.

Il campionato: al momento in Puglia ci sono 11 squadre di baskin riconosciute, 9 di queste daranno vita al primo campionato regionale: tra queste l’Olimpia Gioia del Colle del coach della Teknical Sport Massafra Andrea Polucci, di cui avremo il piacere di rappresentarne il campo "di casa" nel girone insieme ad Avetrana e Taranto!

Sabato 6 aprile si terrà la prima giornata, la manifestazione è aperta a tutti.

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