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Spostamento Neuropsichiatria infantile a Mottola: Mazzarano è d'accordo

Neuropsichiatra infantile a Ginosa Neuropsichiatra infantile a Ginosa

«Ogni scelta volta a rafforzare e a creare sevizi sanitari ottimali per la presa in carico di bambini affetti da disturbi del neurosviluppo o dello spettro autistico, il cui numero è in grandissima crescita, merita di essere sostenuta, fuori da logiche provinciali e di campanile».

Così il consigliere regionale Michele Mazzarano in merito alla decisione della Asl di Taranto, resa nota nelle scorse ore, di trasferire dal prossimo primo febbraio  l’unità Operativa complessa di NPIA (Neuropsichiatra infantile) da Ginosa (sede in foto) a Mottola.

Un parere, quello del consigliere regionale massafrese, diametralmente opposto alla tesi del collega ginosino Marco Galante (clicca qui per rileggere l'articolo).

«La Asl di Taranto – ha spiegato invece Mazzarano - dopo che nei mesi scorsi ha pianificato, nel proprio piano assunzionale triennale, l’incremento del numero di operatori, nello specifico di logopedisti e terapisti della neuropsicomotricità in età evolutiva, e ha messo in campo investimenti considerevoli mirati proprio alla formazione delle professionalità di questo settore, seguendo le linee guida dell’Istituto Superiore di Sanità in materia di autismo, sta decidendo di realizzare il polo occidentale della neuropsichiatria infantile nella struttura del presidio territoriale di Mottola, in continuità con il Cat (Centro autismo territoriale) che si occupa della diagnosi e della presa in carico di bambini di tutta la provincia.  

Questa è una decisione importante perché si colloca in un quadro di maggiori attenzioni verso i problemi del neurosviluppo in età infantile ed è in particolar modo calzante la scelta del presidio di Mottola, per la posizione certamente centrale, e quindi facilmente raggiungibile dall’intero versante occidentale, oltre che per la predisposizione dei locali individuati che presentano caratteristiche rispondenti  a  standard più adeguati per i trattamenti e la presa in carico dei bambini.

Ogni scelta, che tende a far uscire dalla marginalità funzionale e organizzativa questo settore, è ben accolta, soprattutto se risponde alle esigenze di maggiore attenzione alle famiglie dell’intero arco occidentale della nostra provincia.

Ogni disagio va preso in considerazione e risolto, anche quello dei collegamenti con la struttura.

Pertanto - ha concluso Mazzarano - sarebbe auspicabile una predisposizione di un servizio di trasporto per collegare i centri dell’area occidentale, che possa rendere più facilmente raggiungibile la struttura di Mottola per i bambini».

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